Non piacciono nemmeno all'ANMVI le proposte scaturite dall'ultimo convegno Sisvet. Scotti: giusto rifiutare l'ipotesi di creare nuovi profili sanitari in veterinaria. La posizione della FNOVI è la stessa dell'ANMVI: nessuna sinergia possibile con un'Accademia che pensa solo a se stessa. "E' apprezzabile e da condividere la presa di posizione del Presidente della FNOVI al convegno Sisvet del 5 dicembre. Se la proposta in discussione era di sottrarci competenze creando figure concorrenti al medico veterinario anche l'ANMVI non vede nessuna possibilità di sinergia con questa università".
Così Carlo Scotti (ANMVI), dopo le dichiarazioni di Gaetano Penocchio sulle proposte scaturite venerdì corso all'auditorium del Ministero alla giornata La medicina veterinaria a confronto: accademia, sanita', istituzioni. Un percorso congiunto per una sinergia di intenti. Gli universitari hanno riproposto, alla presenza del Presidente del Consiglio Universitario Nazionale, Andrea Lenzi, l'attivazione di profili sanitari quali l'infermiere veterinario e l'Assistente Specializzato Ufficiale.
"E' inaccettabile - prosegue Scotti- che il sistema accademico continui a ragionare solo in base alle proprie logiche e non ai reali fabbisogni formativi, senza guardare in faccia il dato occupazionale. Mentre il CUN ammette la necessità di tagliare i corsi di laurea inutili e il Ministro Maria Stella Gelmini pone la razionalizzazione di corsi e sedi di laurea in cima alle priorità della riforma, l'Accademia continua a chiamarsi fuori dal mondo reale. E allora ha ragione il Presidente della FNOVI: di questo passo aspettiamoci pure l'apertura di nuove facoltà di veterinaria".
"La FNOVI- scrive Penocchio in un report pubblicato oggi sul portale della Federazione- è lontana dal registrare una qualsiasi sinergia di intenti con quanto sentito nel corso del Convegno".
L'ANMVI si sente totalmente rappresentata da questa posizione di assoluta indisponibilità.
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IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO SISVET.pdf