LA VETERINARIA NELLA SANITA’ MILITARE DA RIFORMARE
E' d'iniziativa del senatore Luigi Ramponi (PDL) il ddl " Riforma del Servizio sanitario militare e delega al Governo per la definizione delle consistenze organiche dei singoli gradi del personale". Il ruolo dei Medici veterinari.
E' d'iniziativa del senatore Luigi Ramponi (PDL) il ddl " Riforma del Servizio sanitario militare e delega al Governo per la definizione delle consistenze organiche dei singoli gradi del personale".
Il disegno di legge si basa sulla necessità di aggiornare le norme che regolano l'attività del Servizio sanitario militare e di avere un Servizio sanitario "particolare esclusivo", data "la atipicità della professione militare". Fra i compiti del Servizio, come individuati nel ddl, figura l'effettuazione di analisi, studi, ricerche, anche mediante convenzioni, nei campi delle scienze mediche, farmacologiche, tossicologiche, di igiene industriale, veterinarie.
Il Servizio si occupa anche di prevenzione delle malattie, diagnosi, ricovero, cura e riabilitazione degli animali dell'Amministrazione militare nonche´ attivita` di vigilanza e controllo sugli alimenti di origine animale. Tali attivita`, svolte con l'impiego di ufficiali veterinari, possono essere espletate anche a favore degli altri corpi armati dello Stato e di altre amministrazioni o enti pubblici mediante apposite convenzioni. Il Servizio è dotato di un Centro veterinario dell'esercito.
Il Ministero della difesa, per far fronte a particolari esigenze interne, puo` stipulare convenzioni con medici civili, generici o specialisti, odontoiatri, psicologi, medici veterinari.
Analoghe disposizioni sono contenute nel ddl Riordinamento della sanità militare, presentato in Senato da Rosario Costa (PDL).