Chiesta in Europa la modifica del Regolamento 998/2003 per mantenere fino al 2010 il regime provvisorio che consente l'ingresso di cani e gatti in alcuni Stati Membri. La dilazione è motivata dall'assenza di proposte regolamentari e dallo scioglimento dell'Europarlamento nel 2009.
Una proposta di emendamento al Regolamento 998/2003 rinvia al 30 giugno del 2010 la durata del periodo di transizione durante il quale gli Stati membri che dispongono di norme specifiche di controllo dell'echinococcosi e delle zecche possono continuare a subordinare l'introduzione degli animali da compagnia nel loro territorio al rispetto dei requisiti da essi stabiliti. La proposta di emendamento, formulata dal Comitato europeo per l'ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare, consentirebbe a Finlandia, Irlanda, Malta, Svezia e Regno Unito (per quanto riguarda il controllo dell'echinococcosi) e Irlanda, Malta e Regno Unito ( per il controllo delle zecche) di ammettere l'ingresso di cani e gatti nei loro territori in base alle loro norme specifiche. L'emendamento inserisce Malta nell'elenco dei paesi che già applicano specifiche misure per quanto attiene il controllo delle zecche, a correzione di un errore formale per il quale questo Paese non figura in elenco.
Un rinvio è anche suggerito per quanto riguarda la definizione di un nuovo regime da applicare all'introduzione di cani e gatti nel territorio dell'Irlanda, di Malta, della Svezia e del Regno Unito attualmente subordinato all'osservanza di alcuni particolari requisiti: identificazione e passaporto attestante anche l'esecuzione di una titolazione di anticorpi neutralizzanti pari ad almeno 0,5 Ul/ml effettuata in un laboratorio riconosciuto su un campione prelevato entro i termini fissati dalle norme nazionali in vigore. La data di rinvio proposta dal Comitato è il 1 luglio 2010.
Le proposte di dilazione sono motivate dal Comitato con la necessità di disporre di tempi più lunghi per addivenire ad un nuovo regime per il quale non vi è ancora nessuna proposta e sul quale incombe lo scioglimento del Parlamento Europeo per le elezioni del 2009.