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ESOTICI, LA COMMISSIONE DEL LAZIO RISPONDE

ESOTICI, LA COMMISSIONE DEL LAZIO RISPONDE
La Commissione Esotici della Sanità Veterinaria del Lazio ha risposto ad ANMVI e SIVAE in merito ai nuovi requisiti minimi per la detenzione degli animali esotici. Parziale accoglimento delle richieste di modifica.

La Commissione Tecnica Regionale Animali Esotici ha risposto all'ANMVI e alla SIVAE in merito ai nuovi requisiti minimi per la detenzione degli animali esotici.

Le sigle veterinarie avevano criticato alcune modalità di regolamentazione della materia e suggerito alcuni correttivi in un dettagliato documento tecnico, che esprimeva la preoccupazione che i nuovi requisiti scoraggiassero la detenzione di alcune specie.

Sul punto, la Commissione ha preliminarmente precisato che non rientra fra i suoi compiti ed obiettivi il favorire la detenzione degli animali esotici; per quanto riguarda l'utilizzo di terreno naturale, sconsigliato dai veterinari della SIVAE come fondo della struttura di detenzione, la Commissione "pur rendendosi conto che la detenzione su substrato artificiale permetta di distinguere i caratteri delle feci facilitando la diagnosi di alcune patologie, tuttavia ritiene sempre favorevole la detenzione su terra naturale per alcune specie, allo scopo di assicurare una vita in condizioni più simili a quelle naturali e lo svolgimento dei modelli comportamentali tipici della specie". 

Aperture si registrano invece in merito alle caratteristiche delle strutture, con particolare riferimento a quelle per rettili e pappagalli, criticabili tanto nei materiali che nelle dimensioni  a parere della SIVAE,  e che la Commissione ammette ad un possibile riesame.

La nota, del 28 gennaio scorso, è firmata dal Presidente della Commissione dott. Giuseppe Bramati.