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MA PER IL CANE ABBAIARE E’ CORRETTO

MA PER IL CANE ABBAIARE E’ CORRETTO
Il Presidente della SISCA Raimondo Colangeli ha commentato per Repubblica la sentenza della Cassazione che invita i proprietari a contenere l'abbaio del cane quando è fonte di disturbo per i condomini.

"Per il cane, l'abbaiare è un comportamento corretto". Parte da questa considerazione il commento per Repubblica del Presidente della SISCA, Raimondo Colangeli, alla sentenza con cui la Cassazione è intervenuta a dirimere i litigi condominiali sul rumore causato dal cane che abbaia troppo, magari di notte.


"L'abbaiare è legato al fare la guardia - spiega Colangeli al quotidiano Repubblica- oppure è il modo in cui si chiama a raccolta il branco. Nei cani domestici l'ululato si è trasformato nel tempo in una richiesta di attenzione o è legato a un comportamento ansioso. In generale i cani che abbaiano di più sono quelli che segnalano l'assenza del padrone. Su un cucciolo si agisce sull'apprendimento. In una casa dove si urla spesso o dove si parla ad alta voce il cucciolo imparerà per imitazione ad abbaiare più forte. Attraverso le gratificazioni ricevute, però gli si può insegnare a modulare il suo abbaio. In un cane adulto l'insegnamento è più difficile, ma non impossibile. Una volta stabilita la causa dell'abbaiare eccessivo ci sono tre metodi fondamentale: si agisce sulla relazione cane-padrone, si usa la terapia farmacologica se il cane è ansioso, oppure si applicano tecniche cognitive. Tutto questo deve comunque essere preceduto da una tecnica accurata delle condizioni del cane per escludere problemi fisici alla base del disagio. Ciò che incide sul comportamento del cane e quindi anche sull'abbaiare è la relazione uomo-animale. Ma occorre anche consultare un veterinario che indichi qual è l'animale più adatto, date le abitudini quotidiane e gli spazi a disposizione".