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Delega di attività a Medici Veterinari non ufficiali

Delega di attività a Medici Veterinari non ufficiali
A causa di risorse limitate le autorità competenti possono avere difficoltà nell'esecuzione di tutte le attività previste dal nuovo regolamento di sanità animale. Per questo, l'Unione Europea ha dato agli Stati Membri una base giuridica per delegare i Medici Veterinari non ufficiali. Il decreto legislativo 136/2022, in vigore dal 27 settembre, stabilisce le attività delegabili. Le modalità sono demandate a un Accordo Stato-Regioni entro dodici mesi.


Le Aziende sanitarie locali- previa autorizzazione della regione- e il Ministero della Salute  potranno delegare a medici veterinari non ufficiali alcune attività. Lo prevede il decreto legislativo 136/2022 (Decreto Prevenzione) in attuazione del regolamento 2016/429 sulle malattie animali trasmissibili.

Potranno essere delegate solo le attività espressamente individuate dal decreto legislativo, all'articolo 8, nel contesto individuato dal regolamento europeo: "risorse limitate" a causa delle quali "le autorità competenti non sempre riescono a svolgere tutte le attività che sono tenute a svolgere". L'Unione Europea ha così fornito una base giuridica agli Stati Membri, autorizzandoli a delegare alcune attività ufficiali,  attribuendo ad essi "la facoltà di autorizzare persone fisiche o giuridiche a svolgere determinate attività in certe condizioni".

Attività delegabili dalle ASL- Le ASL, previo benestare regionale, possono delegare a Medici Veterinari le attività elencate dall'articolo 8 del DLvo 136/2022:
a) l'applicazione pratica di misure previste dai programmi di eradicazione obbligatoria di malattie animali di categoria B (e.g. malattie elencate che deve essere controllata in tutti gli Stati membri con l'obiettivo di eradicarla in tutta l'Unione europea), compreso supportare l'autorita' competente per l'attuazione dei suddetti programmi);
b) l'esecuzione della vaccinazione di emergenza contro una malattia di categoria A ( e.g.una malattia elencata che non si manifesta normalmente nell'Unione ma che, non appena individuata, richiede l'adozione immediata di misure di eradicazione)
c) il rilascio e la compilazione dei documenti di identificazione per gli animali da compagnia movimentati senza fini commerciali (pet passport)
d) l'applicazione e l'utilizzo dei mezzi di identificazione degli animali da compagnia

Attività delegabili dal Ministero della Salute
- Con decreto direttoriale, il Ministero della salute, può autorizzare le Regioni a delegare ai Medici Veterinari non ufficiali alcune attività. Devono ricorrere "particolari situazioni di emergenza nazionale o di eccezionale criticita'". A proporre la delega è la Direzione strategica del Centro nazionale di lotta alle malattie. Le attività delegabili sono:
a) campionamento e esecuzione di indagini e inchieste epidemiologiche nel caso di sospetta presenza di una malattia elencata per la quale la Commissione adotti eventuali atti delegati o di esecuzione
b) attività previste in caso di insorgenza di malattie (es. l'identificazione degli stabilimenti) che possono essere oggetto di atti di esecuzione o atti delegati

Accordo Stato Regioni per le procedure di delega-
Sarà un Accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni a definire le procedure per l'attribuzione delle deleghe a Medici Veterinari non ufficiali, sia da parte delle Asl che del Ministero della Salute nei casi previsti. Le procedure dovrenno rispettare l'equilibrio di bilancio e il Regolamento (UE) 2017/625 sui controlli ufficiali: l’autorità competente deve assicurare che il delegato (organismo o persona fisica) abbia i "poteri necessari" ad eseguire "efficacemente" i compiti delegati.
L'accordo Stato Regioni dovrà essere adottato entro dodici mesi a partire dal 27 settembre, data in cui entrerà in vigore il Decreto 136/2022.

Delegati diversi dai Medici Veterinari- E' facoltà del Ministro della Salute consentire, con proprio decreto, che alcune attività possano essere delegate a persone fisiche, diverse dai medici veterinari, o a persone giuridiche. Si tratta soltanto delle attività delegabili dalle Asl "con l'esclusione di tutte le attivita' mediche riservate e rientranti nella competenza propria della professione del medico veterinario". 

Sanità veterinaria: in Gazzetta Ufficiale i decreti