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CONCLUSIONI DEL PRIMO FORUM

Big Data in Veterinaria, EMA: sono già una realtà

Big Data in Veterinaria, EMA: sono già una realtà
I Big Data sono una realtà anche in Veterinaria. Le autorità regolatorie devono essere pronte a sfruttarne i benefici e a gestire la sfida delle tecnologie digitali. Lo sostiene l'Agenzia Europea dei Medicinali che annuncia una proposta di strategia sui Big Data Veterinari nella UE. Dalla telemedicina all'allevamento di precisione, l'informazione digitale richiede governance, competenza e consapevolezza.


Sono pubbliche da oggi le conclusioni del primo forum europeo sui Big Data in Veterinaria organizzato a giugno dall'Ema. Le tecnologie digitali impattano sulle attività delle autorità regolatorie, sull'applicazione delle norme sui medicinali veterinari, sullo sviluppo della telemedicina  e dell'allevamento di precisione.

Secondo l'EMA i Big Data sono già una realtà e devono essere organizzati all'interno di una strategia europea (EU Veterinary Big Data Strategy) che massimizzi i costi-benefici del loro impiego. Ci sono anche territori inesplorati che riguardano la raccolta e lo scambio di dati sulla salute degli animali, così come una vasta mole di dati è a disposizione dell'Europa ma non viene adeguatamente elaborata. E' il caso dell'antimicrobico resistenza che ha prodotto negli anni un'ingente mole di informazioni di cui non sono stati del tutto approfonditi aspetti quali la proprietà, la governance e l'accesso.

Le sinergie tra il settore umano e il settore veterinario vengono riconosciute come benefiche, ma le rispettive metodologie e processi richiedono analisi specifiche di ciascun settore.
Sulla farmacovigilanza veterinaria è prevista l'organizzazione di uno workshop dedicato per valutare l'uso di sistemi ( come Eudravigilance Vet) nell'ambito dell'attuazione del regolamento veterinario nel 2022.

Nel corso del 2022 si terrà un secondo forum dedicato ai Big Data che coinvolgerà tutti gli stakeholder delle tecnologie digitali applicate alla medicina veterinaria e le autorità competenti nazionali. L'obiettivo è di approfondire l'impatto dell'informatizzazione sulle attività regolatorie per renderle più semplici, efficienti e meno costose. Ciò renderà necessario adottare un piano di formazione e di cooperazione che permetta di armonizzare le competenze e condividere le migliori esperienze su scala internazionale. Un piano, conclude l'EMA che dovrà mettere in campo anche nuove risorse finanziarie.



Big Data in Veterinaria, EMA: serve una strategia