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Aviaria HPAI, rapida ascesa di focolai in Europa

Aviaria HPAI, rapida ascesa di focolai in Europa
Il Ministero della Salute introduce ulteriori misure di riduzione del rischio sul territorio nazionale. La situazione epidemiologica europea è in rapida evoluzione: sale il numero di focolai da virus HPAI, sottotipo H5. Dopo la conferma di positività per gli stessi virus influenzali in anatidi selvatici cacciati durante l’attività venatoria nella regione Veneto, la Direzione generale della sanità animale detta ulteriori misure per una "drastica" riduzione del rischio. Raccomandazioni ai cacciatori.


La circolare inviata oggi ai Servizi Veterinari dalla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (DGSAF) evidenzia "un chiaro aumento del rischio di introduzione dell’infezione nella popolazione avicola domestica".  La situazione epidemiologica europea è "in rapida evoluzione" e rende necessario attuare "efficaci misure per una sua drastica riduzione". Sono stati confermati focolai da virus HPAI, sottotipo H5, in uccelli selvatici e domestici in Germania, Olanda, Danimarca, Svezia, Belgio, Francia, Croazia e da ultimo anche in Corsica.

Inoltre, il 20 novembre scorso,  il Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria  ha comunicato il rilevamento di positività per virus influenzali del sottotipo H5 HPAI, responsabili dei focolai riscontrati in Europa in questo periodo, in anatidi selvatici cacciati durante l’attività venatoria nella regione Veneto.

Acquisito il parere del Centro di Referenza Nazionale per l’influenza aviaria presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, la DGSAF dettaglia una serie di misure di riduzione del rischio su tutto il territorio nazionale.

Applicando il principio di massima precauzione, la DGSAF  evidenzia l’opportunità che "i cacciatori nell’espletamento dell’attività venatoria, adottino ogni possibile misura di protezione individuale e comportamenti responsabili al fine di evitare il possibile contatto con i virus influenzali". Considerato "l’alto rischio di veicolare virus potenzialmente pericolosi tornando da una battuta di caccia presso la propria abitazione, è di fondamentale importanza - scrive il Ministero- che sia adottata ogni misura di biosicurezza (cambio vestiario e calzature e accurata igiene personale) al termine dell’attività venatoria, per ridurre al massimo ogni rischio di trasmissione dell’infezione al pollame o a uccelli tenuti in cattività, eventualmente allevati in ambito domestico".

La nota odierna fa seguito a quelle del 2 ottobre e del 4 novembre 2020, le cui misure restano confermate.

Foto Unaitalia

pdfNOTA_DGSAF_HPAI_ULTERIORI_MISURE_NAZIONALI.pdf253.56 KB