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REG. UE 2016/429

Malattie animali trasmissibili, al voto i criteri nazionali

Malattie animali trasmissibili, al voto i criteri nazionali
Dalla Commissione Politiche Europee alla plenaria di Palazzo Madama: i criteri di adeguamento nazionale alla Animal Health Law sono prossimi alla votazione finale. Tempi stretti  per l'adozione dei decreti legislativi. Il nuovo Regolamento europeo sulle malattie animali trasmissibili sarà pienamente applicabile all'Italia dal 21 aprile 2021. Il punto della situazione al Congresso SIVAR in diretta streaming. IL TESTO AL VOTO.
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Primo passaggio in Senato, ieri, per la Legge di delegazione europea 2019, il provvedimento che detta i criteri e i principi di adeguamento al nuovo Regolamento europeo di sanità Animale, il Reg UE 2016/429. relativo alle malattie animali trasmissibili, cosiddetto Animal Health Law per la portata riformatrice della materia.

Entro il 21 aprile 2021- Il Parlamento sta delegando il Governo a scrivere i decreti di adeguamento dell'ordinamento legislativo italiano, dettando i criteri e i principi a cui dovranno attenersi i Dicasteri di competenza (Salute e Agricoltura principalmente) nella stesura dei loro provvedimenti. Il nuovo regolamento (283 articoli, 5 allegati e 38 abrogazioni fra direttive e regolamenti) sarà interamente applicabile all'Italia dal 21 aprile 2021.

L'articolo 14 al voto del Senato - I criteri e i principi di adeguamento al Regolamento 2016/429 sono dettati dall'articolo 14 della Legge di delegazione europea. Per effetto degli emendamenti in Commissione- arriva in Senato come di seguito riportato (in corsivo le modifiche apportate dalla Commissione Politiche Europee del Senato sul testo presentato dal Governo):

Articolo 14  (Princìpi e criteri direttivi per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/429, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale (« normativa in materia di sanità animale »)

1. Il Governo adotta, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per l'adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016.

2. Nell'esercizio della delega di cui al comma 1 il Governo osserva, oltre ai princìpi e criteri direttivi generali di cui all'articolo 32 della legge n. 234 del 2012, anche i seguenti princìpi e criteri direttivi specifici:
-a) adeguare e coordinare le disposizioni nazionali vigenti in materia di sanità e benessere animale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/429 e relativi regolamenti delegati e di esecuzione, incluse quelle riguardanti le malattie animali non elencate nell'articolo 5 del medesimo regolamento, con abrogazione espressa delle norme nazionali incompatibili;
-b) individuare, ai sensi dell'articolo 4, punto 55), del regolamento (UE) 2016/429, il Ministero della salute quale autorità competente veterinaria centrale responsabile del coordinamento delle autorità competenti regionali e locali in materia di programmazione ed esecuzione dei controlli ufficiali e delle altre attività ufficiali previste dal medesimo regolamento;
-c) prevedere un esplicito divieto della commercializzazione di tutti i pesci appartenenti alla famiglia dei ciprinidi pescati nelle acque interne, ad esclusione delle acque salse e salmastre e dei laghi;
-d) prevedere l'obbligatorietà della re-immissione del pesce appartenente alla famiglia dei ciprinidi, se catturato al termine dell'attività piscatoria in acque interne, ad esclusione delle acque salse e salmastre e dei laghi;
-e) individuare, previo accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, le modalità, uniformi sul territorio nazionale, per porre in essere le misure di emergenza in attuazione degli articoli 257 e 258 del regolamento (UE) 2016/429 attraverso:
1) la ridefinizione della composizione e delle funzioni del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali;
2) la definizione di una rete tra i responsabili dei servizi veterinari individuati dalle regioni e dalle province autonome, coordinata dal Capo dei servizi veterinari nazionali, diretta a organizzare e razionalizzare le misure di emergenza in materia di sanità animale;
3) la predisposizione di un piano di emergenza nazionale di eradicazione in caso di focolaio di una malattia elencata nel regolamento (UE) 2016/429 o di una malattia emergente o di insorgenza di un pericolo che può probabilmente comportare un grave rischio per la sanità pubblica o animale;
-f) individuare criteri, regole e condizioni, nonché livello di responsabilità, per delegare, in conformità all'articolo 14 del regolamento (UE) 2016/429, specifiche attività ufficiali ai veterinari non ufficiali;
-g) adeguare e coordinare le disposizioni nazionali vigenti in materia di registrazione e riconoscimento degli stabilimenti e degli operatori e in materia di identificazione e tracciabilità degli animali terrestri detenuti alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/429 e relativi regolamenti delegati e di esecuzione, con abrogazione espressa delle norme nazionali incompatibili;
-h) individuare le modalità per adempiere agli obblighi informativi verso l'Unione europea e le organizzazioni internazionali di settore attraverso il riordino e la connessione tra la Banca dati nazionale delle anagrafi zootecniche, i sistemi informativi del Ministero della salute e i sistemi informativi delle regioni e delle province autonome;
-i) individuare, in attuazione dell'articolo 26, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2016/429, strumenti e modalità operative per consentire alle autorità competenti, nell'ambito delle attività di sorveglianza delle malattie animali, di acquisire i dati e le informazioni risultanti dall'attività di sorveglianza svolta dagli operatori e dagli esiti delle visite di sanità animale effettuate dai veterinari aziendali, di cui al decreto del Ministro della salute 7 dicembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5 febbraio 2018, ai sensi degli articoli 24 e 25 del menzionato regolamento;
-l) individuare, in attuazione del capo 2 della parte II del regolamento (UE) 2016/429, nell'applicativo REV (ricetta elettronica veterinaria) lo strumento per consentire alle autorità competenti, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, nell'ambito delle attività di sorveglianza delle malattie animali e dei residui dei medicinali veterinari nei prodotti e sottoprodotti di origine animale, di acquisire dati e informazioni risultanti dalla somministrazione di ogni tipo di medicinale veterinario all'animale, compresi i medicinali veterinari ad azione stupefacente e psicotropa soggetti alla disciplina recata dal testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, appartenenti alla tabella dei medicinali, sezioni B, C, D ed E;
 -m) prevedere, nel rispetto della normativa dell'Unione europea sugli aiuti de minimis, misure di incentivazione finanziaria per gli operatori e i professionisti degli animali che sviluppano buone prassi di allevamento non intensivo delle specie animali di cui si occupano;
- n) prevedere per gli operatori e i professionisti degli animali la formazione periodica finalizzata all'acquisizione di conoscenze adeguate in materia di malattie degli animali, comprese quelle trasmissibili all'uomo, princìpi di biosicurezza, interazione tra sanità animale, benessere degli animali e salute umana, buone prassi di allevamento delle specie animali di cui si occupano e resistenza ai trattamenti, compresa la resistenza antimicrobica, estendendo la formazione periodica anche agli operatori che vendono o trasferiscono in altro modo la titolarità di futuri animali da compagnia. A tal fine, ai sensi dell'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/429, predisporre specifici programmi di formazione nei settori agricolo o dell'acquacoltura anche tramite l'istruzione formale;
- o) conformare la normativa al principio della chiarezza e della semplificazione e semplicità applicativa, per non appesantire sul piano documentale e formale l'attività dei soggetti chiamati alla sua applicazione;
-p) introdurre sanzioni amministrative efficaci dissuasive e proporzionate per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) 2016/429.

Stato dell'arte al SIVAR Congress Web - L'adeguamento nazionale al Regolamento Europeo sulle malattie animali trasmissibili sarà materia di aggiornamento professionale al SIVAR Congress Web questo pomeriggio. alla presenza di Giuseppe Blasi (Capo Dipartimento Sviluppo Rurale del Mipaaf) e Silvio Borrello  (già Direttore Generale DGSAF del Ministero della Salute, in carica fino al 15 settembre scorso).

Iter in Senato- La Legge di delegazione europea 2019 è approdata ieri all'Assemblea di Palazzo Madama. Il voto è previsto per la prossima settimana.In Assemblea il relatore è il Senatore Gianni Pittella (PD).

Il testo è frutto dei lavori della Commissione Politiche Europee del Senato, dove è stato approvato con il voto favorevole dei senatori del Gruppo del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, e di tre senatori di (IV-PSI), del Gruppo Misto) e di Aut (SVP-PATT, UV). Voto contrario invece da parte dei senatori del Gruppo della Lega e del senatore Fazzolari (FdI), e con il voto di astensione delle senatrici del Gruppo di Forza Italia.

Legge di delegazione europea 2019
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea