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REGOLAMENTO ANIMALI

ANMVI: auspichiamo cambio di rotta da Palazzo Marino

ANMVI: auspichiamo cambio di rotta da Palazzo Marino
Sul nuovo Regolamento per il benessere e la tutela degli animali, all'esame del consiglio comunale, ANMVI auspica ripensamenti: "Da Palazzo Marino ci attendiamo un cambio di rotta nei confronti dei liberi professionisti. Obblighi vessatori e controproducenti: il Medico Veterinario curante è un educatore sociale, sia valorizzato non punito. Sanzioni per fare cassa?


Ci auguriamo che il nuovo Regolamento esca dal Consiglio comunale significativamente emendato rispetto al testo della Giunta. Lo dichiara l’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari) in riferimento ad alcuni obblighi, sanzionati, a carico dei Medici Veterinari liberi professionisti, non previsti né dalle norme regionali né da quelle nazionali.  Si tratta di obblighi "vessatori, che sembrano più dettati da logiche di cassa che dà autentiche finalità di tutela animale"- scrive l'ANMVI in un comunicato stampa.

Veterinario educatore sociale non delatore- All’ANMVI- da sempre contraria ad attribuire ai liberi professionisti compiti di “delazione”- non piace l’obbligo di segnalare alla ATS il proprietario in caso di rifiuto della microchippatura del proprio cane o gatto. La norma rischia di inficiare il rapporto fiduciario con il Medico Veterinario curante, al quale devono essere riconosciute funzioni di prevenzione e di educazione.
Le autorità competenti hanno già a disposizione adeguati strumenti di controllo (dalla lettura dei microchip negli spazi pubblici fino ai database dell’anagrafe animale e, di recente, delle ricette veterinarie elettroniche). I Medici Veterinari liberi professionisti- che svolgono un ruolo di educazione quotidiano dei proprietari – vengano semmai valorizzati e coinvolti nella formazione al corretto rapporto uomo-animale (cd. Patentino).

Irricevibile l’obbligo di affissione sanzionato- Nel suo comunicato stampa, l’ANMVI auspica che esca dal nuovo Regolamento l’obbligo di affissione nella struttura veterinaria di un cartello di avviso sugli obblighi di microchippatura. Il Comune di Milano pensa a sanzioni fino a 240 euro in caso di mancata affissione. Non è l’approccio- conclude l’ANMVI- con il quale i Medici Veterinari sono soliti parlare ai proprietari dei pazienti animali i cura. Spetta all’Amministrazione pubblica informare i cittadini sulle regole che devono osservare. Il sospetto di voler fare cassa è più che legittimo.

Stretta sull'obbligo di microchip, sanzioni anche per il Veterinario