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SENIOR E PET

Senior e pet, ANMVI: defiscalizzare riduce la spesa pubblica

Senior e pet, ANMVI: defiscalizzare riduce la spesa pubblica

Incentivi, detrazioni e detassazione per chi possiede responsabilmente un pet. Le ha chieste il Presidente ANMVI questa mattina al convegno di Federanziani al Ministero della Salute per il lancio del primo database on line di canili e gattili a scopo di adozione. Stimati risparmi fino a 3,7 miliardi di euro per SSN e Comuni.

Secondo l’Osservatorio di Federanziani Senior Italia, i proprietari ‘over 65’ sono possessori responsabili: attenti alle cure veterinarie (l’85% di loro porta regolarmente il proprio animale dal veterinario) e all'accudimento costante del loro mantenimento in salute e benessere.

"Questa relazione va sostenuta- dichiara il Presidente ANMVI Marco Melosi, intervenuto questa mattina alla presentazione di Insieme è meglio, il database di Federanziani Senior Italia per incentivare le adozioni dai canili e dai gattili d'Italia- e vanno finalmente finalizzate alcune iniziative e soluzioni che portiamo avanti convintamente da molto tempo. Oggi ribadiamo alla Politica l'esigenza di introdurre incentivi per chi adotta un animale da compagnia, sotto forma di detrazioni fiscali e di una rimodulazione delle aliquote IVA. Non sono misure di spesa, ma di risparmio per la spesa pubblica"- afferma Melosi.

Le proposte al Governo e al Parlamento- All'incontro di stamattina, il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi ha sostenuto la proposta di Presidente di Senior Italia Roberto Messina di avviare un tavolo progettuale al Ministero della Salute. L'ANMVI torna a chiedere di:
-  esentare alcune prestazioni veterinarie di rilevanza pubblica (es. visita veterinaria di adozione, sterilizzazioni, profilassi anti-zoonosi)
-  portare in fascia IVA agevolata, al pari dei farmaci veterinari, le cure veterinarie e i prodotti alimentari (pet food) per cani e gatti
-  detassazione locale; alcuni enti locali virtuosi hanno già ricompensato le adozioni da canili e gattili alleggerendo le imposte municipali

Possibili risparmi di 3,7 miliardi di euro per SSN e Comuni- Adottare un animale da compagnia è un atto di generosità sociale, che genera risparmi pubblici e libera risorse economiche reindirizzabili verso ulteriori interventi di tipo socio-sanitario e fiscale. Ai risparmi legati al diverso stile di vita degli anziani che adottino un animale da compagnia si affiancano quelli determinati dalla riduzione degli animali ospitati nei canili e nei rifugi.
Un cane in canile costa mediamente 1.277,50 euro all’anno; moltiplicando questa cifra per i cani presenti nei canili rifugio delle Regioni, si raggiunge la cifra di 161.044.205 euro che- moltiplicata per sette anni (tempo medio della permanenza in canile di un cane in assenza di adozione)- raggiunge la ragguardevole cifra di  1.127.309.435 euro. (Elaborazione Centro Studi Senior Italia FederAnziani).

Animali e benessere psico-fisico dei senior - Tra il 2015 e il 2017 la percentuale di proprietari di animali tra i senior è salita dal 39% al 55% tra il 2015 e il 2017. Inoltre ben il 68% degli intervistati afferma che la compagnia del proprio animale influenza molto il proprio benessere fisico e mentale.

"La nostra partnership con Federanziani è iniziata nel 2015 e insieme al Presidente Messina abbiamo anche sostenuto il principio "Senior adotta un Senior"- dichiara il Presidente Melosi - per non dimenticare i cani e i gatti adulti,  quelli che hanno meno chance di uscire dai rifugi,  e che invece sono spesso dotati di una docilità e di una propensione al binomio affettivo che ben si conciliano con lo stile di vita del loro ‘coetaneo’ umano”.

On line il primo database per le adozioni da canili e gattili

Foto: da sin Roberto Messina, Sen Pierpaolo Sileri (M5S), Marco Melosi e Sen Rosellina Sbrana (Lega)