DDl Lorenzin, dopo le audizioni possibili emendamenti

Su proposta della Presidente Emilia Grazia De Biasi, la Commissione Sanità del Senato apre a modifiche: fissato  il termine del 5 dicembre per la presentazione di eventuali ordini del giorno e di emendamenti . L'esame del Ddl Lorenzin "proseguirà e si concluderà, auspicabilmente, nel corso della prossima settimana".

Riaperto a modifiche il testo del Ddl Lorenzin. Il provvedimento, che riordina la disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie, è alla sua terza lettura in Senato, dove ha subito una battuta d'arresto, in conseguenza delle obiezioni avanzate dal Comitato unitario formato da Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) Fofi (Federazione Ordini Farmacisti italiani) e Fnovi (Federazione nazionale Ordini veterinari italiani).

Ieri, i tre Ordini hanno depositato le loro osservazioni, con un risultato di ascolto e di intervento su un testo che sembrava "blindato". Oltre all'attenzione del Ministro Beatrice Lorenzin, che nei giorni scorsi ha ricevuto i vertici delle tre Federazioni, si registra anche quello della 12° Commissione Sanità del Senato e in particolare della presidente sen Emilia Grazia De Biasi, che solo pochi giorni fa spingeva per una rapida approvazione. Ascoltate le ragioni delle Federazioni "scettiche", la Presidente De Biasi dichiara che l'esame - in sede referente- "si concluderà auspicabilmente nel corso della prossima settimana".

Eventuali emendamenti e ordini del giorno potranno essere presentati entro le 17:00 di martedì 5 dicembre.

Per le tre Federazioni professionali il testo del Ddl Lorenzin come ratificato dalla Camera “non rappresenta lo strumento idoneo al rinnovamento delle professioni già ordinate e alla configurazione in Ordini di professioni sanitarie non ancora ordinate. Non affronta il cuore delle questioni, e non propone per gli Ordini un ruolo nuovo e moderno”.

Il Ddl Lorenzin contiene anche norme rafforzative del contrasto al reato penale di esercizio abusivo di una professione sanitaria e sulla dirigenza sanitaria del Ministero della Salute.