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INDAGINE CONOSCITIVA

Specie alloctone non CITES: divieti nella pdl Ferraresi

Specie alloctone non CITES: divieti nella pdl Ferraresi
Vietare importazione, commercializzazione, introduzione in natura, vendita, cessione e detenzione a qualunque titolo di specie animali alloctone non presenti nella CITES.E' la proposta del l'On Vittorio Ferraresi (M5S) che annuncia una indagine conoscitiva sulla tutela civile e penale degli animali.

La pdl, di cui Ferrraresi è primo firmatario e relatore è stata assegnata alla Commissione Giustizia della Camera. L'hanno sottoscritta 17 deputati del Movimento 5 Stelle (Paolo Bernini, Daga, Tripiedi, Bonafede, Agostinelli, Businarolo, Sarti, De Rosa, Micillo, Gagnarli, Busto, Simone Valente, Sibilia, Colonnese, Massimiliano Bernini, Parentela, Terzoni) e ad essa sono state abbinate altre 15 proposte di legge.

Esclusi zoo e centri di recupero- Dai divieti - disciplinati all'articolo 10 della pdl- sono esclusi centri di recupero di animali selvatici (Cras) e ai centri di recupero di animali selvatici ed esotici (Crase) riconosciuti dal Ministero dell'ambiente. I divieti non si applicano nemmeno ai giardini zoologici autorizzati ai sensi del decreto legislativo 21 marzo 2005, n. 73,
 
L'articolo 10 della proposta di legge introduce il divieto di  importare o introdurre nel territorio nazionale, commercializzare, liberare in natura, vendere, cedere o comunque detenere a qualunque titolo specie animali alloctone non previste dalla Convenzione CITES sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione.

Denuncia degli animali già detenuti- Per gli attuali detentori delle specie vietate, la proposta di Legge prevede un regime transitorio di tre mesi, entro il quale i detentori delle specie vietate devono comunicarne la detenzione agli uffici territoriali del comando unità tutela forestale, ambientale ed agroalimentare dell'Arma dei carabinieri (CUTFAA).
Gli animali così denunciati potrano essere detenuti "conformemente alle linee guida emanate dai Ministeri competenti entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge". È previsto il pagamento di 10 euro per ogni animale denunciato per la copertura delle spese relative ai controlli del CUTFAA.

Divieto di riproduzione- Vietato inoltre, pena sanzioni,  far riprodurre in un ambiente controllato o in cattività ibridi di qualsiasi genere e specie.

Sanzioni- Le sanzioni penali per le violazioni dei divieti proposte vanno dall'arresto fino a due anni all'ammenda fino a 150 mila euro.Qualora il reato sia commesso nell'esercizio dell'attività di impresa, alla condanna consegue la sospensione della licenza da un minimo di sei mesi a un massimo di due anni; in caso di recidiva reiterata la licenza è revocata.

Indagine conoscitiva- La pdl Ferraresi ha iniziato l'iter in Commissione Giustizia alla Camera, dove le sono state abbinate 15 altre proposte fra cui un nuovo testo dell'On Michela Vittoria Brambilla che porta in tutto a 16 le proposte di legge per modificare i codici civile, penale e di procedura penale a tutela degli animali. Il relatore, On Vittorio Ferraresi  ha invitato i gruppi ad indicare alla Presidenza della Commissione i soggetti che intendano audire qualora si ritenesse di svolgere, come da lui auspicato, una indagine conoscitiva sul provvedimento in esame.

Interdizione dalla professione veterinaria nella pdl Ferraresi
Tutela animale: 15 proposte di legge in Commissione Giustizia

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PROPOSTA DI LEGGE 3592
Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale, e altre disposizioni in materia di tutela degli animali