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POSITION PAPER FVE

Formarsi e specializzarsi: come e a che pro?

Formarsi e specializzarsi: come e a che pro?
Pubblicato l'ultimo dei tre position paper approvati dalla Assemblea dei Veterinari Europei riuniti in Belgio ai primi di giugno. Tema portante: l'impatto della formazione e della specializzazione veterinaria sulla professione stessa e sulla società. Dalla laurea al post laurea, passando per i College e le specializzazioni intermedie.

Nell'Unione Europea sono i singoli Stati- a definire i programmi di formazione, dunque il curriculum veterinario. Alle istituzioni comunitarie, il Trattato Europeo attribuisce un ruolo di supporto "per contribuire allo sviluppo della qualità della formazione incoraggiando la collaborazione fra gli Stati Membri e sostenendo le loro azioni". Tuttavia, al fine di facilitare la libera circolazione dei veterinari, sono stati fissati i requisiti minimi di formazione per il riconoscimento automatico delle qualifiche professionali in tutta l'UE; requisiti specifici supplementari sono stabiliti dalla legislazione europea per la formazione dei veterinari ufficiali.

Parte con una premessa di inquadramento legislativo, il position paper Impact of veterinary education and veterinary specialisation on the veterinary profession and society adottato dalla FVE in Belgio la scorsa settimana, agganciando la riflessione sulla formazione professionale veterinaria all'ordinamento comunitario che va dai Trattati fino alla 'seconda Direttiva Qualifiche', per poi fare il punto sul significato e sugli scopi della qualifica veterinaria, del suo mantenimento e delle specializzazioni.

La formazione universitaria- La EAEVE, l'Associazione europea che si occupa della valutazione delle sedi universitarie ha sviluppato, in collaborazione con la Federazione dei veterinari europei un sistema di audit per la valutazione delle scuole di Veterinaria. Il sistema si è evoluto in un sistema europeo di valutazione della formazione veterinaria fatto proprio da ESEVT. Inoltre anche l'OIE (Organizzazione mondiale per la salute degli animali)  ha sviluppato delle linee guida per un modello curricolare veterinario, a completamento delle raccomandazioni dell'OIE sulle competenze di laurea dei neo veterinari ( Day 1 graduates) ai fini di sistemi veterinari nazionali di qualità.

La formazione post-laurea- I laureati del primo giorno- secondo il modello OIE- dispongono di conoscenze, abilità e competenze per accedere alla professione veterinaria e per iniziare una carriera veterinaria. Questa 'Day One competence' è lo standard minimo richiesto ed è il punto di partenza per una varietà di ruoli nella professione veterinaria. Il laureato del primo giorno  dovrebbe essere in grado di eseguire autonomamente i compiti i doveri della professione veterinaria secondo un entry-level appropriato, nonchè disporre di basi sufficientemente solide per affrontare la medicina veterinaria, a livello di cure primarie, in autonomia,  pur sapendo riconoscere quando è opportuno rivolgersi a colleghi più esperti o specializzati.

Tuttavia dopo la laurea, in qualsiasi campo il nuovo laureato decida di entrare, sarà necessaria una formazione supplementare per tenersi aggiornati con i nuovi sviluppi nel campo della medicina veterinaria e progredire nel loro sviluppo professionale personale. In alcuni Paesi, i veterinari sono obbligati a dedicare del tempo a conseguire una certa quantità di apprendimento sevogliono mantenere la loro abilitazione all'esercizio professionale, mentre alcuni ruoli possono anche richiedere una formazione post-laurea e ulteriori qualifiche formali, come la specializzazione in determinati settori.
La disponibilità di formazione post-laurea per i veterinari varia molto da Paese a Paese in Europa: singoli corsi o programmi strutturati in particolari aree della medicina veterinaria. Allo stesso modo la garanzia della qualità della formazione post-laurea è gestita in modo diverso in tutta Europa. Per questo, la FVE insieme con EAEVE, EBVS e UEVP ha lavorato allo sviluppo di uno standard di istruzione di livello intermedio attraverso il sistema VETCEE, che valuta la qualità e il livello di formazione e assicura che i programmi approvati dal VETCEE siano allo stesso livello e rispondano a standard comuni e condivisi.

La specializzazione veterinaria - Un certo numero di veterinari sviluppano conoscenze e competenze- in una direzione o area specifica -  e si autodefiniscono «specialisti».
L'EBVS riconosce lo status europeo di Veterinario Specialista sulla base del conseguimento di un diploma di specializzazione assegnato da uno dei 25 College riconosciuti (in 36 aree specialistiche), dopo un rigoroso percorso di almeno 4 anni -a tempo pieno (o 8 anni part-time)- di formazione post-laurea e relativo esame. Gli standard sono classificati al livello 8 del Quadro europeo delle qualifiche ( European Qualification Framework) e i singoli College assumono la piena responsabilità di organizzare il contenuto dei programmi di specializzazione e i criteri per lo status di specialista. Il numero di veterinari attivi come specialisti veterinari europei è cresciuto: da 267 nel 1996 a più di 3500 entro il 2015.

I ruoli che gli specialisti veterinari dovrebbero svolgere ,all'interno della professione veterinaria e all'interno della nostra società, sono molteplici. Essi comprendono, rispondendo alle esigenze e alle aspettative della società, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi, l'incoraggiamento verso i giovani veterinari a sviluppare ulteriormente le proprie conoscenze e abilità pre e post-laurea,  la comunicazione delle nuove conoscenze e approfondimenti, la capacità di restituire feedback agli altri Colleghi,  lo sviluppo di  linee guida pratiche, la promozione di una adeguata presenza di specialisti in tutti i paesi e la garanzia della qualità.

Per trarre il meglio dalla specializzazione veterinaria -in termini di benefici per gli animali, dei loro proprietari, della la società e della professione stessa, il position paper della FVE rimarca l'esigenza - dei singoli, dell'EBVS e dei Diplomati ai College- di individuare gli obiettivi della specializzazione veterinaria in un ampio contesto sociale. Gli strumenti necessari per raggiungere questi obiettivi, come ad esempio l'impostazione di standard e di garanzia della qualità, dovrebbero conseguire ai bisogni. 
E quindi importante che il Diploma stimoli i Veterinari al mantenimento di tale qualificazione durante tutta la carrriera professionale. Ed ' è anche necessario trovare un equilibrio tra l'esigenza di aumentare le specializzazioni e nel contempo mantenere un livello ottimale di specializzazione.

Il documento della FVE conclude osservando che "è insito nella natura della professione veterinaria che la laurea sia solo l'inizio della formazione". I veterinari hanno bisogno non solo di mantenere ciò che hanno appreso durante la loro formazione universitaria, ma anche di un  continuo sviluppo professionale, attraverso l'acquisizione di nuove conoscenze e nuove competenze qualsiasi sia la carriera che hanno scelto di intraprendere.

La società - conclude il documento- avrà sempre bisogno di sistemi veterinari di alto livello, vale a dire di veterinari con competenze avanzate e di specialisti veterinari.

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Impact of veterinary education and veterinary specialisation on the veterinary profession and society

Gli altri documenti adottati dalla FVE (General Assembly Marche en Famenne, giugno 2016):
Relationship between animal welfare and the use of antibiotics in food animals
Position paper on coccidiostats