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CANI, CODACONS: ALLARGARE LA LISTA AD ALTRE RAZZE

CANI, CODACONS: ALLARGARE LA LISTA AD ALTRE RAZZE
Altri tre episodi di aggressione canina si sono verificati negli ultimi giorni. Il Codacons chiede nuovi interventi al Governo per risolvere il problema dei cani pericolosi, fra cui l'inserimento nella lista di altre razze. Riunito oggi, al Ministero, il Tavolo permanente per il benessere degli animali d'affezione. Torna di nuovo a far discutere la questione delle razze pericolose, in seguito agli ultimi episodi di aggressione canina che si sono verificati in questi giorni e che sono stati riportati dalle cronache nazionali. Il Codacons, chiede nuovi interventi per risolvere il problema dei cani pericolosi. Nei giorni scorsi, infatti, ha diffidato il ministro ed il sottosegretario Martini a non eliminare l'ordinanza Turco, ma anzi a rafforzarla. Si tratta, infatti - si legge in un comunicato - di fare un elenco non dei cani allevati o selezionati dall'uomo in modo da essere aggressivi, ossia degli animali più "cattivi", ma semplicemente degli animali oggettivamente più potenti, con mascelle più robuste, che, a differenza di un barboncino, possono produrre danni assai più gravi all'uomo.
Il Codacons nella diffida, a dimostrazione della bontà della sua tesi, aveva riportato l'elenco dei casi più gravi verificatesi in questi ultimi anni ed aveva fatto le seguenti 7 richieste:
1) mantenere l'obbligo sia della museruola che del guinzaglio per chi conduce i cani potenzialmente più pericolosi in luoghi aperti al pubblico.
2) prevedere un patentino obbligatorio per i cani più pericolosi.
3) stabilire per l'esame del patentino un ticket prefissato.
4) mantenere nell'elenco tutte le 17 razze attualmente considerate potenzialmente più pericolose.
5) ampliare l'elenco delle 17 razze con l'inserimento di cani come il Mastino napoletano, American Staffordshire Terrier, Staffordshire Bull Terrier, Dobermann, Dogue De Bordeaux, Cane Corso...
6) stabilire multe severe per chi non rispetta l'ordinanza e per chi non commina le sanzioni previste.
7) modificare definitivamente l'art. 83 del Regolamento di polizia veterinaria (D.P.R. n. 320/1954).
Da un'indagine del Corriere.it su 5.582 lettori che hanno partecipato ad un sondaggio, il 65,5% vorrebbe mantenere la lista, e forse anche qualcosa di più, mentre il 34,5% è d'accordo di abolirla. Il dibattito sui cani "pericolosi" continua, senza che si riesca a trovare una soluzione condivisa. Nel frattempo, oggi a distanza di 15 giorni dall'ultima riunione, è convocato presso il Ministero il Tavolo permanente per il benessere degli animali d'affezione voluto dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini per affrontare i temi del randagismo e del rapporto uomo-animale, anche in relazione alla prevenzione degli episodi di aggressività. Ai lavori partecipano gli enti e le associazioni protezionistiche insieme a rappresentanti della veterinaria istituzionale (FNOVI), pubblica e privata.