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DECRETO DEL CDM

Pubblicità sanitaria: vietati offerte, sconti e promozioni

Pubblicità sanitaria: vietati offerte, sconti e promozioni
Per superare una procedura europea di pre-infrazione, il Governo modifica la norma sulla pubblicità sanitaria "informativa". Corretto il comma 525 che limita le informazioni pubblicitarie ai contenuti funzionali a conoscere il professionista e il trattamento sanitario. Il testo uscito dal Consiglio dei Ministri vieta le comunicazioni contenenti offerte, sconti e promozioni. Bandito ogni carattere "attrattivo e suggestivo", che induca impropriamente a trattamenti sanitari.

Il "Caso NIF 2020/4008" all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri del 7 giugno è una questione aperta tra l'Italia e la Commissione Europea sulla pubblicità sanitaria. Nel 2018, la Legge di Bilancio ha introdotto due commi, il 525 e il 536, di dubbia conformità al diritto unionale. Solo il secondo è stato sanato nel 2021, mentre il comma 525 viene riscritto ora da un decreto legge approvato mercoledì scorso da Palazzo Chigi. Entrambi i commi riguardano la pubblicità informativa sanitaria applicabile anche dai Medici Veterinari e dalle strutture veterinarie. 

La norma già sanata sul Direttore Sanitario- La  legge n. 238/2021 (Legge Europea 2019-2020) ha recepito (articolo 30) le obiezioni dell'Antitrust e della Commissione Europea eliminando il vincolo territoriale per il direttore sanitario, cioè l’obbligo per quest'ultimo di iscriversi all’Ordine provinciale del territorio in cui si trova la struttura sotto la sua direzione. Il vincolo (introdotto dal comma 536 della Legge di Bilancio 2018) costituiva una restrizione alla libertà di stabilimento garantita dal diritto unionale nonchè una violazione della libera concorrenza secondo il Garante nazionale.
Di quella norma è rimasto il dovere in capo al direttore sanitario di comunicare l’inizio del suo incarico all’Ordine provinciale del territorio in cui si trova la struttura sotto la sua direzione. Inoltre, il medesimo Ordine provinciale può esercitare un potere disciplinare nei confronti del direttore sanitario, limitatamente alle mansioni di direzione sanitaria.

La pre-infrazione sui contenuti informativi- Non è ancora stata sanata, invece, un'altra norma controversa, introdotta dal comma 525 della Legge di Bilancio 2018, limitante la libertà di pubblicità dei professionisti sanitari e delle strutture, "a tutela del diritto di una corretta informazione sanitaria". Per il vigente comma 525, le uniche informazioni pubblicitarie ammesse sono "comunicazioni informative" riportanti le informazioni ammesse dalla Legge Bersani (i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni) e quelle "funzionali a garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari, escluso qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestivo"

La correzione prevista dal Governo- Per chiudere il caso aperto dalla Commissione europea, il Consiglio dei Ministri riscrive il comma 525, escludendo dalle comunicazioni informative, "qualsiasi elemento di carattere attrattivo e suggestivo, tra cui comunicazioni contenenti offerte, sconti e promozioni, che possa determinare il ricorso improprio a trattamenti sanitari". La nuova formulazione è stata anticipata dalla Fnovi.

La correzione intende superare la pre-infrazione pendente nei confronti dello Stato italiano. La Commissione Europea, tuttavia dovrà esaminarla. Infatti, ogni variazione normativa deve essere notificata dallo Stato  membro tramite la banca dati delle professioni regolamentate. In questo modo, la Commissione è informata delle modifiche legislative adottate negli Stati membri "e può, ove necessario, intraprendere iniziative pertinenti qualora tali misure non sembrino giustificate".  La correzione dovrà anche confrontarsi con le osservazioni formulate dall'Antitrust che vede nella pubblicità sanitaria una leva concorrenziale. La questione potrà riverberarsi sulla prossima legge annuale della concorrenza, la terza per l'Italia, di cui il Governo Meloni ha approvato una testo lo scorso mese di aprile.