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SONDAGGIO AISA SWG

Made in Italy, cosa si aspettano gli italiani dai Veterinari?

Made in Italy, cosa si aspettano gli italiani dai Veterinari?
Gli italiani si aspettano che i Veterinari siano stretti collaboratori degli allevatori. Alla produzione primaria made in Italy chiedono modelli di allevamento sostenibili e responsabili, capaci di garantire la massima qualità e salubrità dei prodotti per i consumatori finali. Lo dicono i risultati di un sondaggio condotto da AISA-Federchimica in collaborazione con SWG.

Per 9 italiani su 10, i prodotti alimentari di origine animale sono un elemento distintivo del territorio, sono parte della nostra identità e fanno parte della nostra storia. Lo conferma il sondaggio che AISA – Federchimica, l’Associazione Nazionale Imprese Salute Animale, ha realizzato, in collaborazione con SWG, per indagare l’opinione degli italiani sul binomio allevamenti e benessere animale. Le eccellenze nazionali riconosciute in tutto il mondo devono la loro elevata qualità a quella degli allevamenti in cui vengono prodotte.
I risultati sono stati presentati il 6 giugno nel corso della tavola rotonda “Made in Italy alimentare: il ruolo della produzione sostenibile per la qualità e la tutela dei prodotti”.

Made in Italy e One Health- Per gli italiani la salvaguardia del benessere animale è cruciale anche in ottica One Health. La qualità del cibo si lega a doppio filo alla garanzia di qualità di vita degli animali allevati, alla salvaguardia della biodiversità, alla lotta ai cambiamenti climatici: fattori che per 3 italiani su 5 risultano essere fondamentali da perseguire in un’ottica di difesa dell’ambiente. Per il 91% dei rispondenti c’è infatti una stretta correlazione tra salute umana, benessere animale e rispetto dell’ambiente in un’ottica One Health.

Ma qual è il ruolo del settore veterinario? Per 1 rispondente su 3 è "assolutamente fondamentale", sia in ottica di food security, sia di food safety.  In particolare, gli italiani si aspettano che i veterinari non si limitino a interventi di cura in caso di malattie, ma che siano stretti collaboratori degli allevatori per la costruzione di modelli di allevamento sostenibili e responsabili, capaci di garantire la massima qualità e salubrità dei prodotti per i consumatori finali.


"I veterinari sono figure importantissime"- " Il Consorzio Parmigiano Reggiano è stato pionieristico nell'assumere medici veterinari per monitorare la situazione e capire quali politiche mettere in campo-dichiara Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano. "Questo ci ha portato a investire negli allevamenti e nelle buone pratiche. I veterinari infatti sono figure importantissime, che possono accompagnare gli allevatori nell'adottare determinate scelte in ottica di sempre maggiore tutela del benessere animale. Altrettanto importante è il ruolo della ricerca e di una comunicazione trasparente basata sui dati, che porti anche a un sistema di etichettatura che non sia fuorviante nei confronti dei consumatori”.

Più etica che tecnologia- Per garantire la sicurezza alimentare dei prodotti è necessario investire programmaticamente sulla cura e sulla profilassi degli animali. Tra le priorità di policy per allevamenti più sostenibili, gli italiani scelgono soluzioni premiali per favorire scelte etiche, maggiore controllo e trasparenza attraverso un’etichettatura più dettagliata, oltre che regole uniformi a livello nazionale. In tutto questo la tecnologia svolge un ruolo fondamentale, tanto che solo il 6% degli italiani ritiene che non apporterebbe benefici al settore zootecnico.

L'industria del farmaco veterinario- “Nel contesto del nostro impegno identitario per la salute degli animali, siamo convinti che la profilassi e le cure non siano unicamente funzionali alla gestione di malattie o disturbi che possono insorgere negli animali, ma siano indispensabili per garantire produzioni salubri e sostenibili, nonché per la tutela della salute di tutti noi in ottica One Health. Il nostro invito alle Istituzioni è quello di utilizzare tutti i consessi e gli strumenti opportuni per la tutela di due comparti strettamente collegati tra di loro”- dichiara Arianna Bolla, Presidente AISA – Federchimica.

Alla tavola rotonda “Made in Italy alimentare: il ruolo della produzione sostenibile per la qualità e la tutela dei prodotti” sono intervenuti Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano, Romano Marabelli, Advisor Direzione Generale World Organization for Animal Health (WOAH), Giovanni Sorlini, Responsabile Sanità Animale e Ambiente, Assocarni. Nel dibattito sono intervenuti anche Sen. Giorgio Maria Bergesio, Vicepresidente Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare, On. Maria Chiara Gadda, Vicepresidente Commissione Agricoltura. Per i saluti istituzionali, Pierdavide Lecchini, Direttore DGSAF del Ministero della Salute.
 

“La crescente richiesta di proteine animali a livello mondiale dovrebbe stimolare l’Italia a definire una strategia che garantisca un approvvigionamento sicuro sia in termini di food safety, sia di food security. Al riguardo, sarebbe opportuno affiancare alla continua evoluzione tecnico/scientifica degli allevamenti italiani un programma internazionale di accompagnamento in Paesi Emergenti che potrebbero garantire, in futuro, forniture sicure e diversificate di mangimi e alimenti” afferma Romano Marabelli, Advisor Direzione Generale World Organization for Animal Health.

"Non possiamo correre il rischio di limitare il benessere animale ai soli aspetti di cura ed assenza di malattia, ma deve diventare un criterio di gestione a tutto tondo dell'allevamento e un sistema di comunicazione costante al consumatore-commenta Giovanni Sorlini, Responsabile Sanità Animale e Ambiente, Assocarni. "Abbiamo le risorse e le competenze necessarie. In tale sforzo, l’auspicio è quello di una maggiore integrazione degli strumenti a nostra disposizione, che ricadono sotto le competenze del Ministero della Salute e del Ministero dell’Agricoltura” 

“Il Governo e il Parlamento dovranno lavorare quest’anno per far sì che il sistema di etichettatura segua logiche chiare così da evidenziare e valorizzare bene il prodotto ed evitare fenomeni come l’Italian sounding. Lavoreremo in questa direzione anche in occasione dei lavori in Commissione sul disegno di legge relativo ai cibi sintetici” ha affermato il Senatore Giorgio Maria Bergesio, Vicepresidente Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare.

“È importante definire in modo chiaro sistemi di misurazione e di premialità in ambito di sostenibilità. Questo in modo trasversale ai settori produttivi, e a maggiore ragione nella zootecnia, affinché la leva fiscale sia una opportunità nella direzione di investimenti in ricerca, tecnologia, innovazione e benessere animale. Esiste un nesso tra qualità, resilienza, e competitività delle filiere ed è importante che su questi temi si inizi a ragionare in una ottica sistemica a partire dal coordinamento tra Ministeri, organismi competenti e imprese” ha affermato On Maria Chiara Gadda, Vicepresidente Commissione Agricoltura.

La Commissione Europea ha indicato chiaramente la sostenibilità nella strategia Farm to Fork: la produzione legislativa attuale deve essere altrettanto sostenibile per supportare il benessere animale, controlli ufficiali e l’intero sistema agroalimentare” - ha dichiarato Pierdavide Lecchini, Direttore DGSAF del Ministero della Salute.

In questo contesto, l’industria del farmaco veterinario rivendica un ruolo chiave nella realizzazione di una sempre maggiore sostenibilità all’interno degli allevamenti, in cui il benessere degli animali risulta essere un fattore di assoluta priorità, così come la garanzia di un’ampia accessibilità a prodotti salubri e di qualità da parte della popolazione.