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MINISTERO DEL LAVORO

Anche alle Veterinarie la tutela per gravidanza a rischio

Anche alle Veterinarie la tutela per gravidanza a rischio
Si applica anche alle Veterinarie iscritte all'Enpav la protezione per gravidanza a rischio, prevista dalla nuova normativa. L'ha precisato il Sottosegretario Claudio Durigon in Commissione Lavoro. Già fornite le istruzioni all'Ente che dovrà riparametrare l'indennità in caso di gravidanza "certificata" a rischio. L'onere è carico dell'Ente. La genitorialità nel settore veterinario arriva sul Tavolo del Lavoro autonomo.

Il decreto legislativo n. 105 del 2022 (equilibrio tra attività professionale e vita familiare) prevede una tutela rafforzata per la gravidanza a rischio nelle lavoratrici autonome, ma secondo l’On Chiara Gribaudo che ha presentato una interrogazione ad hoc, le lavoratrici libere professioniste iscritte all’Enpav sono escluse dalle garanzie. Non è così, ha chiarito il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon nella sua risposta in Commissione Lavoro: la norma per la tutela rafforzata vale anche per le libere professioniste iscritte alle casse di previdenza.

La norma in questione prevede che «nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza, sulla base degli accertamenti medici l’indennità di maternità è corrisposta anche per i periodi antecedenti i due mesi prima del parto».  In seguito a questa novità legislativa, "l'indennità di maternità dovrà essere riparametrata” - ha spiegato Durigon- in misura corrispondente a tanti dodicesimi quante sono le mensilità per le quali è stata certificata la gravidanza a rischio per la libera professionista”.

Il Mef ha già chiarito che la quota parte dei maggiori oneri previsti per la copertura delle gravidanze a rischio grava sulle competenti casse previdenziali, e non sul bilancio dello Stato.

Il 23 febbraio i Ministeri vigilanti, Lavoro e Finanze, hanno inviato “specifiche istruzioni a tutti gli enti vigilati, compreso l'ENPAV”. In particolare, aggiunge il Sottosegretario: “è stata rappresentata all'Ente previdenziale l'immediata applicazione della disposizione ed è stata sottolineata la portata innovativa della norma che è quella di estendere la protezione, nel caso di gravidanza a rischio, anche alle libere professioniste iscritte alle casse di previdenza.  La misura di questa indennità deve essere determinata considerando ulteriori e aggiuntive mensilità di reddito professionale, oltre alle cinque ordinariamente previste, a seconda dell'intervallo di tempo in cui si manifestano le complicanze fino a due mesi prima del parto, con decorrenza dalla data degli accertamenti medici previsti e fino al perdurare delle condizioni di rischio accertate.


Nel corso del suo intervento, Durigon ha anche ricordato la recente approvazione della delibera Enpav sul contributo di maternità per l'anno 2023. La delibera, ha riferito il Sottosegretario, “quantifica la stima degli oneri di maternità per il 2023 in applicazione delle innovazioni in materia di tutela della gravidanza a rischio e degli interventi normativi contenuti nella legge di bilancio 2022 che ha esteso di ulteriori tre mesi la misura dell'indennità di maternità per le libere professioniste con reddito inferiore a 8.145 euro annui".

Infine, il Sottosegretario ha riferito che il tema della genitorialità nel settore veterinario potrà essere approfondita nell'ambito del Tavolo ministeriale per il Lavoro autonomo.