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QUESTION TIME

PSA, Cingolani: legge fauna selvatica da cambiare

PSA, Cingolani: legge fauna selvatica da cambiare
Al Question Time della Camera il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha annunciato modifiche alla Legge 157/92 sulla fauna selvatica. "Non sufficienti" le misure in atto per contenere la popolazione dei cinghiali. Il Ministro parla di aumento "esponenziale" dei cinghiali. Rischi di sicurezza nei contesti urbani. Rafforzamento degli organi di vigilanza e modifiche al calendario venatorio.


Sono tre le richieste rivolte al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, oggi al question time, con l'interrogazione dell'On Maria Chiaria Gadda (Italia Viva), presentata dalla deputata Silvia Fregolent (IV). Per contrastare la diffusione della Peste Suina Africana, l'interrogazione ha chiesto al Governo di intervenire sul contenimento dei suidi selvatici "anche ricorrendo alla modifica dei calendari venatori e alla modifica dell'articolo 19 della legge n. 157 del 1992  sul controllo della fauna selvatica attraverso l'esercizio venatorio o con metodo ecologico dove la caccia è vietata. Lo stesso Commissario, Angelo Ferrari, nel corso della sua audizione "ha confermato il nesso tra proliferazione incontrollata della specie cinghiale selvatico, che da alcune stime potrebbe avere raggiunto già i due milioni di esemplari".

In particolare, l'interrogazione suggerisce al Governo tre misure:
- provvedere all'aggiornamento delle banche dati per valutare l'effettiva consistenza numerica dei cinghiali selvatici
- promuovere misure straordinarie di contenimento e abbattimento,
- escludere interventi straordinari di contenimento che vadano oltre gli abbattimenti selettivi, così da procedere con maggiore rapidità ed efficacia su richiesta del commissario straordinario o delle competenti amministrazioni

La risposta del Ministro- "La criticità esposta è all'attenzione del Mite- ha risposto il Ministro- informando l'Aula che l'Ispra sta aggiornando la banda dati con i numeri dei cinghiali abbattuti, con una conseguente "revisione delle stime iniziali" essendo la popolazione dei cinghiali "cresciuta esponenzialmente" - ha detto Cingolani, aggiungendo la revisione degli abbattimenti programmati sulla base dei nuovi dati. La situazione comporta crescenti danni agricoli e rischi anche per la sicurezza per specie in ambito urbano. Al riguardo, il Ministro ha richiamato la sentenza 21/2021 della Corte Costituzionale che legittima il ricorso ad ulteriori soggetti per le finalità di controllo della popolazione dei cinghiali.
"Il Mite sta valutando norme per andare nella direzione auspicata dall'interrogazione- ha aggiunto- definendo "non sufficienti" le misure attuali di contrasto alla specie. Sono quindi allo studio del Mite modifiche alla normativa sul controllo delle specie selvatiche, interventi ad hoc nei contesti urbani, il rafforzamento degli organi di vigilanza e modifiche al calendario venatorio.

La replica- La deputata Gadda ha parlato di risposta "concreta" da parte del Ministro, sollecitando l'attivazione di un tavolo interministeriale Ambiente-Agricoltura-Salute. In questi anni, ha replicato, "la gestione della fauna selvatica non è stata fatta", per questo oggi servono interventi normativi urgenti  e più risorse al Commissario Straordinario per la PSA che non ha ancora ricevuto quelle stanziate. La PSA avanza di chilometri al giorno, serve un adeguamento della legge sulla  fauna selvatica"- ha concluso.