• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30861
AUDIZIONE ANMVI

Il contributo del Veterinario Aziendale al ddl Cantù

Il contributo del Veterinario Aziendale al ddl Cantù
Audizione ANMVI in 12° Commissione Sanità. Illustrato il contributo dei Veterinari liberi professionisti agli obiettivi del ddl Cantù: elevare gli standard dell'agroalimentare nazionale attraverso un sistema di rating per la certificazione di eccellenza. La Senatrice Cantù: "importante contributo, approfondiremo". Appello per la vaccinazione anti-COVID-19. Il Vicepresidente Colombo: "Siamo una professione sanitaria".
----------------------
Si è svolta questa mattina, in collegamento video, l'audizione parlamentare del Vicepresidente ANMVI Marco Colombo sul disegno di legge 1660 della senatrice Maria Cristina Cantù (Lega). Su invito della Presidente della 12° Commissione, Sen Annamaria Parente (Italia Viva), l'audizione si è concentrata sulle parti del ddl riguardanti le  "disposizioni volte ad incentivare il raggiungimento di standard qualitativi elevati dei prodotti agroalimentari italiani introducendo un sistema di rating per la certificazione di eccellenza".

Quello del Vicepresidente Colombo è stato "un importante contributo", per la Senatrice Cantù, che ha chiesto ulteriori occasioni di approfondimento sui contenuti dell'audizione.

La Sanità Veterinaria del nostro Paese, oggetto del ddl 1660, "è il risultato di attività sinergiche"  ha spiegato in premessa Colombo,  svolte dai i Medici Veterinari llpp (il 78% degli iscritti all’Albo professionale, secondo la Fnovi) e da 4.637 Veterinari ufficiali (Annuario statistico del SSN).

Il Vicepresidente ANMVI ha messo l'accento sul contributo del Veterinario Aziendale agli obiettivi del disegno di legge, quale "anello di congiunzione fra Operatori del Settore Alimentare (OSA)  e Veterinaria Ufficiale". Il ddl 1660 "non tiene conto di questo anello - ha aggiunto - anche se la filiera delle produzioni alimentari di origine animali inizia in stalla fino ad arrivare ai consumatori finali con l'etichettatura e le certificazioni di qualità dei prodotti di origine animale".

Il Veterinario Aziendale, "è centrale nel futuro ordinamento dei controlli veterinari e della sanità animale, definito dal Mipaaf stesso “il perno” di quel Sistema Nazionale di Qualità e Benessere Animale che è stato istituito a luglio di quest'anno con il Decreto Rilancio ed è fondato sulla separazione fra produzione primaria (certificazione di processo) e catena di custodia (certificazione di prodotto)". Quanto alle garanzie per i consumatori, "molto opportunamente- ha aggiunto Colombo-  la relazione illustrativa del ddl 1660 cita la probabilità che i consumatori siano indotti in errore circa alcune caratteristiche del prodotto alimentare. Ebbene, questa non è più una “probabilità”- ha spiegato- perchè sono già in atto forme di pubblicità non veritiere e basate su autodichiarazioni (es. antibiotic free, benessere animale) non verificate da nessun ente di accreditamento riconosciuto.

In fatto di innovazione digitale, altro aspetto insistito nel ddl 1660, Colombo ha fatto riferimento alla tracciabilità informatizzata dei medicinali veterinari attraverso la ricetta elettronica e al sistema informativo Classyfarm, nel quale "il Veterinario Aziendale deve essere l'unico attore abilitato ad agire -ha sottolineato-  in veste di unico incaricato dall'allevatoreai compiti del DM 7 dicembre 2017 e di l'interlocutore privilegiato dell'autorità competente".

Dopo aver messo in luce il contributo dei Medici Veterinari alla riduzione degli antibiotici e all'uso prudente del farmaco, l'audizione dell'ANMVI - anticipata ieri dal Presidente Marco Melosi ai Senatori della - 12° chiede di "correggere la narrazione politica oltre che mediatica per non nuocere al made in Italy oggetto delle premure del ddl Cantù".

Audizione su Senato TV (Web3)
Il testo dell'audizione

Vaccino Covid-19, appello di ANMVI in Commissione Sanità