• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30937
RAPPORTO ESVAC 2020

Antibiotici, Italia allineata al calo in tutta Europa

Antibiotici, Italia allineata al calo in tutta Europa
Continuano a scendere le vendite di antibiotici ad uso veterinario in Europa. L'ultimo rapporto dell'Esvac registra un calo di oltre il 34%. Di rilievo la diminuzione delle vendite dei Cia, gli antibiotici di importanza critica per la medicina umana. Focus sull'Italia: i dati rispecchiano il trend europeo.

Calano, nell'Europa a 31 dell'Esvac, le vendite di Cia (Critically important antimicrobials). Tra il 2011 e il 2018, il settore veterinario dell'area-Esvac ha visto scendere del 24% le cefalosporine di terza e quarta generazione; del 70% le polimixine; del 4% i fluorochinoloni; del 74% i chinoloni. I dati sono dell'Esvac- la rete di monitoraggio degli antimicrobici creata dall'Agenzia Europea dei Medicinali- che ha pubblicato il suo consueto rapporto annuale (Ottobre 2020).

Nell'area-Esvac il calo delle vendite di antibiotici supera il 34%, una percentuale alla quale hanno diversamente contribuito i Paesi aderenti a Esvac. Fra questi, va sicuramente annoverato il contributo dell'Italia che, da sola, eguaglia la performance europea.

Dati disomogenei- Ad oggi aderiscono ad Esvac 31 Paesi europei, ma solo 25 (fra i quali l'Italia) hanno fornito dati lungo tutto il periodo monitorato, cioè dal 2011 fino al 2018. La situazione rimane quindi "contrastante".  Infatti, i dati nazionali- storici e qualitativi- non consentono raffronti paritetici delle performance di ciascun Paese. E tuttavia, il calo "sostanziale" performato da alcuni Paesi viene valorizzato da Esvac come la dimostrazione che la riduzione delle vendite è un traguardo possibile.
Fra i dati analitici, il rapporto evidenzia i Paesi che hanno ridotto le vendite di antibiotici veterinari sono 18. Per contro, 5 Paesi le hanno viste aumentare di oltre il 5%.

Focus sull'Italia (2011-2018)- Nella scheda di dettaglio sull'Italia, l'Esvac attribuisce al nostro Paese un calo delle vendite del 34%, una percentuale in linea con quella europea. La riduzione è data dalla maggior parte delle classi terapeutiche, ma in particolare da: tetracicline, penicilline, sulfonamidi, macrolidi e polimixine (tetracicline e penicilline erano le classi di antimicrobici più vendute e che sole rappresentavano il 30% e il 28% del totale delle vendite nel 2018). Dal 2010 al 2018, si è osservato un aumento del 10% in PCU (Population correction unit).

Cefalosporine (3a e 4a) - Le vendite di cefalosporine di terza e quarta generazione sono state relativamente stabili, nel periodo dal 2010 al 2018 (l'Italia invia i dati ad Esvac dal 2010). Sono circa lo 0,1% delle vendite totali ogni anno. Nel raffronto con i Paesi che hanno fornito lo stesso dato nel 2018, le vendite in Italia corrispondono a 0,39 mg/ PCU, mentre le vendite nei 25 Paesi considerati sono di 0,18 mg/PCU.

Fluorochinoloni- Più in linea con il dato aggregato europeo (2,42 mg / PCU) le vendite di fluorochinoloni in Italia (2,33 mg / PCU) nel 2018. Questa sottoclasse - che nel 2010 rappresentava lo 0,4% delle vendite totali, nel 2018 è salita all'1%. 

Polimixine- Sono invece diminuite le vendite di polimixine: nel 2018 c'è stato un calo del 91% rispetto alle vendite del 2011, facendo contare le vendite di polimixine solo per l'1% delle vendite totali. Nel 2018 le vendite di polimixine in Italia erano di 2,67 mg/PCU, mentre le vendite aggregate dei 25 paesi erano di 3,31 mg/PCU.

Altri chinoloni- In calo anche le vendite di altri chinoloni, diminuite del 79% nel 2018 rispetto alle vendite nel 2011. Nel 2018, le vendite di altri i chinoloni erano 1,95 mg / PCU, (l'1% delle vendite totali, mentre le vendite aggregate per 25 paesi erano di 0,27 mg / PCU).

Macrolidi- Le vendite di macrolidi sono diminuite del 41% nel 2018 rispetto alle vendite del 2011. Nel 2018, le vendite sono state di 17,11 mg / PCU, che rappresentano il 7% delle vendite annuali totali.

PNCAR e REV- Il rapporto evidenzia che l'Italia ha introdotto nel 2019 l'obbligo di prescrizione elettronica dei medicinali veterinari e che dal 2017 si è dotata di un piano triennale per il contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR 2017-2020) che fissa al 10% l'obiettivo di riduzione dei CIA e al target raccomandato di 5mg/PCU la riduzione delle vendite di colistina.
I risultati di REV e PNCAR saranno valorizzabili nei prossimi report Esvac.

L'analisi del Ministero della Salute- Contemporanea alla pubblicazione del rapporto Esvac è una dettagliata analisi degli anni 2017-2018 a cura della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari. Nel valorizzare e spiegare le performance nazionali, la Dgsaf evidenzia una criticità metodologica: la mancanza di una unità di misura “metrica” che si possa adattare ai diversi contesti produttivi nazionali. L’unità di misura mg/PCU, infatti, è puramente "teorica”.

Per una analisi più dettagliata, servirebbe una unità di misura standardizzata per la segnalazione del consumo di antimicrobici in specifiche specie animali. La Dgsaf cita la Defined Daily Doses (DDDvet) e la Defined Course Doses for animals (DCDvet), "che corrispondono, rispettivamente, alla dose media presunta giornaliera per kg di animale/specie e alla dose media presunta per kg di animale/specie per ciclo di trattamento".

In Italia, REV e ClassyFarm concorreranno alla definizione di indicatori di rischio (DDD - Defined Daily Dose) in relazione all’uso e al consumo di antibiotici, utili per mirare i controlli ufficiali a realtà chiaramente a rischio.

Risultati del progetto ESVAC, Anni 2017 - 2018
Italy trends 2010-2018
Sales of veterinary antimicrobial agents in 31 European countries in 2018