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COMMISSIONE POLITICHE EUROPEE

Sanità animale, concluso l'esame degli emendamenti

Sanità animale, concluso l'esame degli emendamenti
Sono pronti i principi di adeguamento nazionale al nuovo regolamento europeo di sanità animale. Spetterà al Ministero della Salute, confermato quale autorità centrale veterinaria, tradurre in uno o più decreti quanto approvato in Commissione Politiche Europee del Senato. L'iter non è concluso, ma Relatore e Governo si sono già espressi. Ecco gli emendamenti accolti e quelli respinti.
La Commissione Politiche Europee del Senato ha concluso l'esame dell'articolo 14 della Legge di delegazione europea (DDL 1721). Si tratta dell'articolo che elenca i principi e i criteri ai quali il Governo dovrà attenersi nella stesura dei decreti di adeguamento nazionale al Regolamento Europeo di Sanità Animale (Reg 2016/429 cd Animal Health Law).
L'esame delle proposte emendative si è concluso con i pareri del relatore Sen Gianni Pittella (PD) e del Governo, rappresentato in Commissione dalla Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Laura Agea.

Gli emendamenti respinti

MINISTERO DELLA SALUTE, REGIONI E MIPAAF - Il DDL individua il Ministero della Salute come l'autorità veterinaria centrale responsabile del coordinamento delle Regioni. Il Governo ha respinto l'emendamento della sen Marzia Casolati (Lega) che attribuiva al Ministero della Salute compiti di coordinamento in materia di programmazione ma non di esecuzione dei controlli ufficiali.  Stessa sorte per gli emendamenti dei Sen La Pietra (FdI) e  Durnwalder (Aut)   di identico tenore: prevedere uno "stretto coordinamento" con il Mipaaf nelle attività del MinSal di emanazione, implementazione e monitoraggio attuativo della normativa europea in materia di sanità animale. Gli emendamenti respinti chiedevano inoltre che il Ministero della salute una consultazione "continua e istituzionale" delle organizzazioni professionali agricole di rilevanza nazionale.

IL BENESSERE ANIMALE NON È SOPPRIMIBILE- Respinto l'emendamento a prima firma Sen Marzia Casolati (Lega) che puntava a sopprimere le parole "benessere animale" dalla definizione della cornice normativa nazionale che dovrà essere adeguata al nuovo Regolamento.

BLOCK CHAIN- Respinto l'emendamento Centinaio (Lega) teso a creare, nell'ambito della sorveglianza delle malattie animali "una piattaforma unica in grado di utilizzare e condividere le informazioni, anche investendo in sistemi tecnologicamente avanzati di blockchain, al fine di implementare l'efficienza dei controlli di sicurezza.". La Sottosegretaria Agea ha spiegato il no del Governo ritenendo che la legge di delegazione europea non sia la sede idonea per delegare il Governo all’ammodernamento generale dei sistemi di raccolta dati.

FAUNA SELVATICA- Non ha avuto il placet del Governo nemmeno l'emendamento della Senatrice Loredana De Petris (LEU) per l'introduzione di "ulteriori misure restrittive al commercio di animali affiancate da un sistema sanzionatorio adeguato ed efficace, tra cui uno specifico divieto all'importazione, alla conservazione e al commercio di fauna selvatica ed esotica, anche al fine di ridurre il rischio di focolai di zoonosi, nonché l'introduzione di norme penali volte a punire il commercio di specie protette".

NO AD ULTERIORI SANZIONI PENALI - Respinto l'emendamento Giammanco (FI) che ha sottolineato "l’importanza di poter prevedere anche sanzioni penali in una materia oggi così drammaticamente sensibile come quella della trasmissibilità all’uomo di malattie animali". Per la rappresentante del Governo, "l’ordinamento già prevede sanzioni penali per tali fattispecie", pertanto "il Governo non ritiene necessario prevederne ulteriori".

Gli emendamenti accolti

PIANO D'EMERGENZA NAZIONALE - Relatore e Governo hanno accolto un emendamento dei Senatori Cinquestelle, primo firmatario il Sen Lorefice che prevede che "in caso di focolaio di una malattia elencata nel regolamento (UE) 2016/429 "venga predisposto "un piano di emergenza nazionale di eradicazione". Lo stesso piano dovrà essere adottato anche in caso di di focolaio di una malattia emergente "o di insorgenza di un pericolo che può probabilmente comportare un grave rischio per la sanità pubblica o animale".

BIODIVERSITA' - Accolto anche  l'emendamento riformulato del Sen Simone Bossi (Lega) che introduce due nuovi principi di legiferazione riguardanti la pesca: vietare la commercializzazione dei ciprinidi pescati nelle acque interne e prevedere l'obbligatorietà della loro reimmissione dei ciprinidi, se catturati al termine dell'attività piscatoria in acque interne. Sono escluse le acque salse e salmastre e dei laghi.

SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE ANIMALI- Numerose le proposte emendative ai principi di attuazione dell'articolo 26, paragrafo 3 del Regolamento, il quale prevede che adempiendo ai  propri obblighi di sorveglianza l'autorità competente si avvalga:
- dei risultati ottenuti dalla sorveglianza condotta dagli operatori 
- delle informazioni ottenute attraverso le visite di sanità animale
Sono stati accolti quattro emendamenti che riguardano la Ricetta Elettronica Veterinaria, le buone prassi d'allevamento, il principio della semplificazione e la formazione periodica sulle conoscenze relative alle malattie animali.

STUPEFACENTI NELLA REV- Accogliendo l'emendamento della senatrice Rizzotti (FI) la Ricetta Elettronica Veterinaria viene individuata come "lo strumento per acquisire dati e informazioni risultanti dalla somministrazione di ogni tipo di medicinale veterinario all'animale, compresi i medicinali veterinari ad azione stupefacente e psicotropa (dPR 309/90, Tabella dei medicinali, sez. B, C, D ed E).  Ciò nell'ambito delle attività svolte dalle autorità competenti per la sorveglianza delle malattie animali e dei residui dei medicinali veterinari.

ALLEVAMENTO NON INTENSIVO- Con l'accoglimento dell'emendamento della senatrice Gabriella Giammanco (FI) si prevedono "misure di incentivazione finanziaria per gli operatori e i professionisti degli animali che sviluppano buone prassi di allevamento non intensivo delle specie animali di cui si occupano", nel rispetto della normativa dell'Unione sugli aiuti de minimis.

SEMPLIFICAZIONE- Le diffuse istanze di chiarezza normativa e di riduzione del carico burocratico sugli allevamenti e sulle imprese sono state accolte dal Governo come formulate da un emendamento del Sen Mino Taricco (PD). L'adeguamento all'articolo 26, paragrafo 3 del Regolamento dovrà attenersi "al principio della chiarezza e della semplificazione e semplicità applicativa, per non appesantire sul piano documentale e formale l'attività dei soggetti chiamati alla sua applicazione".

FORMAZIONE PERIODICA - E' sempre a firma della senatrice Gabriella Giammanco l'emendamento, accolto, che impegna  prevedere "per gli operatori e i professionisti degli animali la formazione periodica". Tale formazione deve essere finalizzata all'acquisizione di "conoscenze adeguate in materia di malattie degli animali, comprese quelle trasmissibili all'uomo, principi di biosicurezza, interazione tra sanità animale, benessere degli animali e salute umana, buone prassi di allevamento delle specie animali di cui si occupano, resistenza ai trattamenti, compresa la resistenza antimicrobica".
Il principio della formazione periodica viene esteso "anche agli operatori che vendono o trasferiscono in altro modo la titolarità di futuri animali da compagnia".

E' stato accolto l'ordine del giorno del Sen Mino Taricco (PD) che impegna il Governo a dare  "piena attuazione del Registro Unico dei Controlli Ispettivi".

L'iter parlamentare non è concluso. La Commissione riferirà in Senato. Dopo il via libera del Parlamento, il Ministero della Salute avrà dodici mesi di tempo per emanare i decreti di adeguamento nazionale: il nuovo Regolamento Europeo si applicherà in Italia dal 21 aprile 2021.