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PILLOLE E SUPPOSTE A RIMINI

La REV è un mezzo, si prescrive come nel 2006

La REV è un mezzo, si prescrive come nel 2006
La mattinata delle "pillole" e delle "supposte" organizzata dall'ANMVI allo SCIVAC Rimini ha chiarito molti dubbi sulla prescrizione veterinaria. Uno su tutti: le risposte non si trovano nella REV, ma nel Decreto Legislativo 193/2006. Il prof Gianni Re: "Ragioniamo come se fossimo nello stesso giorno di 13 anni fa".


Due date che il caso ha fatto coincidere: 26 maggio 2019 e 26 maggio 2006. La prima data ha visto lo svolgimento della sessione "Pillole e Supposte- Cose da sapere quando si prescrive un farmaco" organizzata da ANMVI allo SCIVAC-Rimini; la seconda è quella della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del vigente Codice del Farmaco Veterinario (Decreto Legislativo 193/2006).

"Fate come se fosse il 26 maggio del 2006"- ha esordito il prof Gianni Re, relatore con Giuseppe Diegoli (Servizi Veterinari Regione Emilia Romagna) e con Marco Melosi (Presidente ANMVI e moderatore dei lavori) di una mattinata interattiva e molto partecipata da medici veterinari del settore animali da compagnia.

La Legge è sempre la stessa- La Ricetta Veterinaria Elettronica (REV) ha messo in luce molti dubbi prescrittivi, in gran parte originati dalla nuova modalità di emissione, ma sempre riconducibili alla stessa fonte giuridica, quel  Decreto Legislativo 193/2006 che nel corso di 13 anni non ha subito modifiche sostanziali ai fini della prescrizione veterinaria. E' a questa Legge che i relatori hanno attinto per dare la maggior parte delle risposte ai dubbi della platea, incoraggiandone una rilettura puntuale e illuminante sui dubbi ricorrenti: il ricorso alla cascata, la sostituzione in farmacia, i farmaci veterinari generici, i galenici, la funzione della farmacovigilanza.

Non è la fase delle sanzioni - Con la REV, "c'è stato un passaggio da un sistema statico da molti anni- ha detto Diegoli- ad uno più vincolante dal punto di vista strumentale, che ha sostituito l'approccio personale a quello informatizzato. C'è stato poco tempo per sperimentarlo, ma l'utilizzo del Sistema e le osservazioni servono a risolvere". Non è la fase delle sanzioni, ha aggiunto Diegoli, ma di un percorso di correttezza giuridica ed amministrativa del Sistema.

I farmacisi e i Veterinari Asl- E tuttavia - calata nella nuova modalità di gestione del farmaco- la stessa Legge di sempre impatta sulla pratica e coinvolge molto più  direttamente di prima i farmacisti, "con i quali è necessario un rapporto dialogante su un terreno legislativo che era e resta comune"- ha affermato Melosi.
Anche per i Veterinari Asl- ha confermato Diegoli - l'approccio alla tracciabilità del farmaco veterinario è innovativo per metodo e finalità, nei distinti ambiti della produzione di alimenti e delle terapie a non dpa, come dimostrato dai dubbi emersi in platea sui registri da tenere. 

L'unico registro è quello degli stupefacenti- Nel caso di animali non produttori di alimenti "l'unico registro che il Medico Veterinario è tenuto ad avere è quello degli stupefacenti". Il chiarimento è arrivato da Gianni Re ed è stato rimarcato da Giuseppe Diegoli,  durante l'interazione con la platea dalla quale sono arrivate moltissime domande, a cui sono state date risposte di corretta prescrizione (pillole) ma anche il rovescio sanzionatorio (supposte) in caso di violazione del Decreto Legislativo 193/2006.

I chiarimenti ai dubbi ricorrenti, forniti dai relatori, saranno pubblicati dal settimanale Professione Veterinaria.