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OPERAZIONE DEI FORESTALI

Traffico di cuccioli al Nord, Salvini: inaspriremo le pene

Traffico di cuccioli al Nord, Salvini: inaspriremo le pene
Intervento dei carabinieri forestali di Reggio Emilia contro il traffico di cuccioli. Giro d’affari di circa 500mila euro. Base nella città emiliana, ma perquisizioni in più regioni. Compravendita concordata via Internet. Scoperti libretti veterinari falsificati e medicinali veterinari. Tre indagati per associazione a delinquere. Provvedimenti cautelari per altri undici indagati con l'accusa di maltrattamento animale.
Coinvolti negozi destinati alla vendita di animali, tolettatura e accessori per cani.  Altre tre persone, considerate a capo dell’organizzazione, sono indagate per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di animali, maltrattamento di animali, frode in commercio, falsità in atti e truffa. I tre sono sottoposti al divieto di dimora in nove regioni e al divieto di espatrio.

Il Ministro dell'Interno: “Bella operazione dei carabinieri forestali di Reggio Emilia contro il traffico illecito di cuccioli. Stiamo lavorando per inasprire le pene e aumentare i controlli nei confronti di chi maltratta gli animali”. Questo il commento in merito del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Le Regioni coinvolte- L’operazione, denominata “Crudelia”  ha riguardato oltre alla provincia di Reggio Emilia anche quelle di Piacenza, Ravenna, La Spezia, Grosseto, Bergamo e Monza. Gli altri 11 indagati, come detto residenti tra Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Lombardia, venivano utilizzati per assicurare un incremento degli introiti derivanti dal mercato clandestino degli animali, potendo reperire clientela anche attraverso esercizi commerciali già avviati nel settore. 

Prima il traffico su Internet e in auto- L’indagine risale al  2017 a seguito di denunce a carico dei tre soggetti sorpresi, durante controlli su strada, a trasportare su proprie auto, senza cibo né acqua, cuccioli di cani di varie razze pregiate – Bulldog francese, Maltesi, Chihuahua e Shiba-inu – provenienti da Paesi dell’est Europa prelevati prima del dovuto alle cure materne, privi di microchip, passaporti, libretti sanitari e vaccinazioni.
Altri controlli, effettuati nel corso degli anni sia dalla polizia stradale che dai carabinieri, hanno portato al sequestro a carico degli indagati di 129 cuccioli di cane illecitamente portati in Italia.
Il rifornimento di cuccioli avveniva in Slovacchia, effettuando numerosi viaggi per il ritiro degli animali precedentemente ordinati consultando i siti internet locali, contattando gli inserzionisti e pattuendo il numero, il prezzo e le modalità di consegna dei cuccioli.
In un secondo momento, venivano pubblicati gli annunci su siti internet nazionali per la vendita dei cuccioli in Italia; le consegne ai privati interessati avvenivano in auto.

Poi le malattie o le morti dei cani- L’interesse investigativo si è poi acuito a seguito di esposti e querele presentate da diversi acquirenti nel Reggiano, che riferivano di decessi o malattie dei cani, presumibilmente causate da mancate vaccinazioni.
Le indagini dei carabinieri forestali si sono inizialmente orientate all’individuazione dei luoghi presso cui venivano collocati gli animali in attesa delle vendite, nonché di eventuali ulteriori auto usate per il trasporto, oltre al monitoraggio delle utenze telefoniche utilizzate dagli indagati per gli annunci su siti internet finalizzati alla ricerca di clienti interessati all’acquisto.

Libretti e farmaci veterinari -  I forestali hanno inoltre rinvenuto libretti veterinari compilati e falsificati per accompagnare le vendite dei cuccioli, gestendo una rete di vendita composta da diversi soggetti i quali, a loro volta, rivendevano i cuccioli sia come rappresentanti di esercizi commerciali sia come privati attraverso la pubblicazione di annunci su internet.Nel corso delle perquisizioni sono stati sottoposti a sequestro 108 cani di razze pregiate (di cui 45 cuccioli che saranno affidati a struttura autorizzata) e 8 auto, oltre a cellulari, Pc, tablet, registratori di cassa, registri, libretti sanitari, microchip e farmaci veterinari.

Cuccioli da 1000 euro- Sulla base dei dati intercettati, gl inquirenti stimano che siano stati venduti clandestinamente almeno mille cuccioli all’anno con rincari sulla vendita di più del triplo del prezzo di acquisto. Ad esempio, un cane di razza particolarmente ricercata, il Bulldog francese “blu”, preso alla “fonte” con un esborso di 300 euro, era rivenduto al consumatore finale a un prezzo di 1000 euro.

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