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IL DOC DI ECONOMIA E FINANZA

Nel Def anche la Rev e il benessere animale

Nel Def anche la Rev e il benessere animale
La prossima PAC sia più semplice: il rigore del modello europeo non penalizzi l'agro-alimentare nazionale. Un testo unico per il benessere animale e completamento della digitalizzazione del medicinale veterinario. Aliquota piatta al 20% dal 2020 per i professionisti sopra i 65.000 euro. Aumento IVA rinviato al 2020. Modifica della normativa della dirigenza sanitaria.



Il Documento di Economia e Finanza (DEF) approvato due giorni fa a Palazzo Chigi è consultabile sul sito del Ministero delle Finanze. Salvo variazioni, il testo contiene alcune previsioni programmatiche di interesse per la sanità veterinaria e l'attività libero professionale.

Ulteriore rinvio dell'IVA- Per il 2019 è sterilizzato l’aumento dell’aliquota IVA ridotta del 10 per cento e dell’aliquota IVA ordinaria del 22 per cento, con un impatto di circa 12,5 miliardi. L’incremento dell’aliquota ordinaria dell’IVA, nella misura di 3,2 punti percentuali, è rinviato al 2020. E’ altresì rinviato al 2021 l’ulteriore incremento di 1,3 punti percentuali e in pari misura per ciascuno degli anni successivi. L’incremento dell’aliquota ridotta di 3 punti percentuali è rinviato all’anno 2020.

Competitività italiana nel negoziato PAC- L'Italia dovrà affrontare il negoziato per la riforma della Politica Agricola Comune (PAC) "da cui dipende la tutela del reddito degli agricoltori". In questo senso, " il Governo è consapevole delle conseguenze negative che potrebbero derivare da una riduzione degli incentivi, con una possibile fuoriuscita di aziende dal circuito produttivo". Pertanto, il Def assume l'impegno a ribadire che "il maggiore rigore del modello agricolo e alimentare europeo non deve rappresentare un elemento penalizzante per le imprese nel confronto internazionale".
Di conseguenza, "si sosterrà la necessità di un Piano strategico semplice ed adattabile alle diverse realtà".

Un disciplinare unico sul benessere animale- Per aumentare la competitività delle imprese agricole e garantire i consumatori, il Governo intende porre "particolare attenzione al miglioramento della sostenibilità e della competitività delle diverse filiere zootecniche nazionali. L’obiettivo si potrà concretizzare attraverso un disciplinare unico sul benessere animale, a cui gli allevatori potranno aderire su base volontaria, avvalendosi anche del contributo che potrà essere offerto dalla PAC".

Ricetta veterinaria elettronica- In tema di digitalizzazione il Def conferma l'estensione al settore veterinario del sistema informativo adottato per la tracciabilità dei medicinali ad uso umano. Si tratta dell'innovazione introdotta con la Legge 167/2017 che ha introdotto l'obbligo di prescrizione veterinaria elettronica, la cui operatività sarà sancita dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto firmato a febbraio dal Ministro Giulia Grillo.

Settore universitario - Il Documento programmatico conferma anche la revisione del sistema di accesso ai corsi a numero programmato, "attraverso l’adozione di un modello che assicuri procedure idonee a orientare gli studenti verso le loro effettive attitudini". In questa direzione, il Ministro Marco Bossetti ha già emanato il decreto annuale sui prossimi test d'ingresso, modificando la composizione dei quiz e gettando le basi per ulteriori criteri di selezione basati su test psico-attitudianali.

Le politiche per il personale - Saranno orientate "alla corretta individuazione dei relativi fabbisogni, con l’obiettivo imprescindibile di aggiornare i parametri di riferimento previsti dalla legislazione vigente. In questo contesto saranno completati i processi di assunzione e stabilizzazione del personale".
Nel Def si accenna alla " intenzione del Governo di proporre una modifica della normativa in materia di dirigenza sanitaria".

Assunzioni secondo fabbisogno- Il Ministero della Salute sta predisponendo un intervento normativo in materia di fabbisogni delle risorse umane del SSN e di accesso della professione medica al SSN. A questo riguardo, la Legge di Bilancio per il 2019 prevede che venga sottoscritto il nuovo Patto per la Salute 2019-2021, da concordare con le Regioni. In tale contesto, si terrà conto della valutazione dei fabbisogni del personale del Servizio Sanitario Nazionale e dei riflessi sulla programmazione della formazione di base e specialistica e sulle necessità assunzionali.
L'invecchiamento generazionale e "quota cento"- secondo le stime del Governo- concorrerrano a determinare una maggiore esigenza occupazione "contribuendo così a colmare i posti di lavoro lasciati vacanti dai pensionamenti anticipati".

Professionisti - Tra gli interventi che potrebbero essere oggetto di valutazione rientrano l’introduzione di un salario minimo orario per i settori non coperti da contrattazione collettiva e la previsione di trattamenti congrui per l’apprendistato nelle libere professioni.
Il DEF ricorda l'ampliamento del regime fiscale semplificato ai lavoratori autonomi a basso reddito, introdotto dalla Legge di Bilancio 2019, il regime fiscale forfetario agevolato in base al quale tutti i soggetti che beneficiano del cd ‘regime dei minimi’ (contribuenti con ricavi o compensi fino a un massimo di 65.000 euro), possono forfettizzare la base imponibile e avere una tassazione sostitutiva di IRPEF e IRAP con aliquota del 15 per cento, esclusione dal campo di applicazione IVA e significative semplificazioni contabili e in termini di adempimenti.

Aliquota al 20% nel 2020 sopra i 65.000 euro-  Il DEF prevede l'introduzione - dal 1 gennaio 2020- di una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP, con aliquota al 20 per cento, per i professionisti con ricavi compresi tra 65.0001 e 100.000 euro, che non ricadono nel regime forfettario.
Quindi- se da un lato per i professionisti con ricavi fino a 65.000 euro, "si semplifica il vigente regime fiscale forfetario agevolato con aliquota del 15 per cento ed esclusione dal campo di applicazione IVA"- nel 2020 la forfetizzazione si estenderà,  con aliquota al 20 per cento, ai soggetti con ricavi compresi tra 65 e 100 mila euro.

Il DEF è un documento d'intenti programmatici, propedeutico alla Legge di Bilancio di fine anno, modificabile da successive "note di aggiornamento".