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ENTRO 12 MESI

Controlli ufficiali: delega per l’adeguamento nazionale

Controlli ufficiali: delega per l’adeguamento nazionale
Riorganizzazione dei controlli veterinari per la sicurezza alimentare, incremento delle tariffe e riordino delle sanzioni: illustrati in Commissione Affari Sociali i principi ai quali l'Italia dovrà attenersi per rispecchiare, nella propria legislazione, il nuovo regolamento europeo. Delega al Governo per un decreto a dodici mesi dall'entrata in vigore della legge europea  2018.

Il disegno di legge di delegazione europea 2018 contiene 22 provvedimenti europei (Allegato A) ai quali dovrà conformarsi l’ordinamento italiano. Fra questi, il Regolamento (UE) 2017/625 relativo ai controlli ufficiali, che prevede l’adozione di un decreto legislativo ad hoc entro 12 mesi dall’entrata in vigore del disegno di legge, previa intesa in Conferenza Stato-Regioni.

Il Governo italiano è tenuto a seguire alcuni principi e criteri direttivi, illustrati dall’On Doriana Sarli (M5S) relatrice in Commissione Affari Sociali. In primo luogo, l’Italia dovrà adeguare le proprie leggi al Regolamento (UE) 2017/625, abrogando le norme nazionali incompatibili e coordinando le restanti con le regole europee.

L'Italia ha seguito i lavori europei di modifica ai regolamenti del «pacchetto igiene» anche con riguardo all'export alimentare. In proposito, la relatrice Sarli ha sottolineato che i negoziati con Paesi terzi, per arrivare al mutuo riconoscimento delle legislazioni per la sicurezza dei prodotti alimentari, "rappresentano un'attività di intenso lavoro per l'importanza che tali prodotti rivestono, in quanto rappresentano egregiamente il «Made in Italy» nel mondo risultando molto apprezzati all'estero sia in termini di qualità che di sicurezza".

Il Ministero della salute è individuato quale Autorità competente- In base al Regolamento 201/625, il Ministero della Salute è deputato ad organizzare o effettuare i controlli e le altre attività ufficiali nei seguenti settori:
-gli alimenti e la sicurezza alimentare, l'integrità e la salubrità, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione di alimenti, comprese le norme volte a garantire pratiche commerciali leali e a tutelare gli interessi e l'informazione dei consumatori;
-la fabbricazione e l'uso di materiali e oggetti destinati a venire a contatto con alimenti;
-l'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati (OGM) a fini di produzione di alimenti e mangimi;
-i mangimi e la sicurezza dei mangimi in qualsiasi fase della produzione, della trasformazione, della distribuzione e dell'uso degli stessi, comprese le norme volte a garantire pratiche commerciali leali e a tutelare la salute, gli interessi e l'informazione dei consumatori;
-le prescrizioni in materia di salute animale;
-la prevenzione e la riduzione al minimo dei rischi sanitari per l'uomo e per gli animali derivanti da sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati;
-le prescrizioni in materia di benessere degli animali; le misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante;
-le prescrizioni per l'immissione in commercio e l'uso di prodotti fitosanitari e l'utilizzo sostenibile dei pesticidi, ad eccezione dell'attrezzatura per l'applicazione di pesticidi;
-la produzione biologica e l'etichettatura dei prodotti biologici;
-l'uso e l'etichettatura delle denominazioni di origine protette, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite.

Controlli sanitari sugli animali e le merci provenienti dagli altri Stati membri dell'Unione- La delega dovrà adeguare le norme e le competenze degli UVAC (Uffici veterinari per gli adempimenti comunitari)   secondo i nuovi obblighi e le nuove procedure (articoli da 102 a 108 del regolamento (UE) 2017/625);

Tariffe dei controlli ufficiali- L'Italia dovrà revisionare le disposizioni del decreto legislativo n. 194 del 2008, prevedendo un incremento delle tariffe per  attribuire all'Autorità competente le risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per organizzare ed effettuare i controlli ufficiali e le altre attività ufficiali; prevista la possibilità di incremento anche delle tariffe relative ai controlli sui prodotti fitosanitari per  migliorare l'attuale sistema di controlli e garantire il rispetto delle disposizioni europee in materia;

Adeguare e riorganizzare i Posti di controllo frontalieri-  I Posti di controllo frontalieri assorbiranno le competenze dei Posti di ispezione frontaliera (PIF) e degli Uffici di sanità marittima e aerea di frontiera (USMAF) del Ministero della salute, anche sotto il profilo delle dotazioni strumentali e di personale.

Ridefinire il sistema sanzionatorio- Infine, il decreto nazionale di adeguamento dovrà riformare il sistema sanzionatorio con la previsione di sanzioni amministrative efficaci, dissuasive e proporzionate alla gravità delle violazioni delle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625.

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