• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30856
RAPPORTO ALMALAUREA 2018

Profilo e occupazione dei laureati in Veterinaria

Profilo e occupazione dei laureati in Veterinaria
Il laureato medio in Veterinaria proviene dal liceo scientifico, ha  27,7 anni, non ha una carriera di studi regolari, ma ha fatto più esperienze all'estero degli altri laureati magistrali a ciclo unico. Rifarebbe gli stessi studi, ma in un'altra sede universitaria. Troverà occupazione nel privato  solo se sarà "flessibile". Picco retributivo fra i laureati a Bologna. Minimo occupazionale fra i laureati dell'ateneo di Sassari.

Il Consorzio Inter-universitario AlmaLaurea ha presentato i Rapporti 2018 sul profilo dei laureati italiani e sulla loro condizione occupazionale. Le indagini sono pubblicate sul sito del Consorzio, che anche quest'anno consente elaborazioni on line per una analisi mirata dei dati.

Profilo dei laureati in medicina veterinaria - L'indagine ha preso in considerazione i laureati nel 2017. La laurea in medicina veterinaria rientra fra le lauree magistrali a ciclo unico, di durata almeno quinquennale e concentrate in pochi ambiti disciplinari: giuridico (39,2%) medicina e odontoiatria (26,3%), farmaceutico (14,1%), architettura (9,9%), medicina veterinaria (2,6%), letterario (0,1%) e insegnamento (7,7%).

Provenienza scolastica- Tra i laureati magistrali a ciclo unico, il 48,4% proviene dal liceo scientifico; tale quota è superiore al 60% tra i laureati in veterinaria.
Esperienze all'estero- Le esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea sono relativamente diffuse tra i laureati magistrali a ciclo unico e riguardano complessivamente il 15,2% dei laureati. Risultano "particolarmente elevate" le esperienze di studio all’estero nei gruppi architettura (23,0%), medicina e odontoiatria (19,7%) e veterinaria (17,0%).
Regolarità negli studi universitari  - Risulta regolare il 20,7% dei laureati in veterinaria, la percentuale più bassa dopo quella dei laureati in architettura, ma ben al di sotto del 51,5% dei laureati regolari nei corsi di medicina e chirurgia
L’età media alla laurea - Tra i laureati magistrali a ciclo unico varia dai 26,8 anni del gruppo giuridico e farmaceutico ai 27,7 anni dei laureati in veterinaria.
Valutazione della scelta - Il 66,3% dei neolaureati magistrali a ciclo unico ripeterebbe la scelta del corso di studio e anche della sede; Almalaurea rileva una "situazione particolare" per i laureati in medicina veterinaria: il 17,9% farebbe lo stesso corso, ma in una sede diversa; questa differenza può essere in parte attribuita al vincolo del superamento di una prova di ammissione: "spesso occorre immatricolarsi laddove si è ammessi".

Il profilo dei laureati in medicina veterinaria nel 2017 suddivisi per Ateneo (Scuola o Dipartimento)

pdfBARI.pdf102.64 KB pdfBOLOGNA.pdf100.19 KB 
pdfCAMERINO.pdf99.35 KB pdfMESSINA.pdf100.33 KB
 pdfMILANO.pdf100.01 KB  pdfNAPOLI.pdf102.05 KB 
pdfPADOVA.pdf101.22 KB  pdfPARMA.pdf102.79 KB
pdfPERUGIA.pdf102.52 KB  pdfPISA.pdf101.64 KB pdfSASSARI.pdf100.3 KB
pdfTERAMO.pdf100.14 KB  pdfTORINO.pdf100.62 KB

Condizione occupazionale
- L'analisi riguarda il triennio 2016, 2014 e 2012 e la condizione occupazionale, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo. Complessivamente, i risultati non si discostano dal precedente rapporto e confermano il miglior grado di occupabilità delle lauree di primo livello rispetto alle cosiddette "lauree brevi". Tuttavia il tasso di disoccupazione fra le prime resta alto (17,4%) e si spiega in parte con la mancanza di flessibilità: Almalaurea evidenzia una minore probabilità di occupazione per chi ritiene importante  la stabilità e la sicurezza del posto di lavoro, la rispondenza ai propri interessi culturali e la flessibilità dell’orario di lavoro. Si conferma una generale propensione al lavoro autonomo e un aumento delle forme contrattuali cosiddette "non standard", vale a dire di lavoro atipico non strutturato da condizioni di lavoro fisse e regolamentate. Generalmente bassa la mobilità interregionale e internazionale.

A cinque anni dalla laurea in medicina veterinaria, il tasso di occupazione ( rispondenti che dichiarano di lavorare) registra un picco fra i laureati a Parma (94%) e il minimo fra i laureati a Sassari (52, 6%); la principale attività formativa svolta dopo la laurea, a livello nazionale, è la "collaborazione volontaria" seguita da tirocinio/praticantato. Gli occupati non hanno mai svolto attività lavorativa prima di laurearsi ed esercitano principalmente come autonomi nel settore privato; bassa la percentuale (10%) di chi ha trovato un impiego a tempo indeterminato, superata- sia pure di misura- dai contratti "non standard".
Dichiarano di guadagnare mensilmente di più i laureati dell'ateneo bolognese (1.645 euro), mentre i laureati di Sassari scendono sotto i 1000 euro (990 euro).
Si conferma lo scarto occupazionale e retributivo "di genere": le laureate di tutti i corsi di laurea attivi in Italia registrano livelli di occupazione inferiori e una redditività mensile con scarto fra i 200 e i 400 euro rispetto ai colleghi maschi.

La condizione dei laureati in medicina veterinaria, a 5 anni dalla laurea, suddivisa per Ateneo (Scuola o Dipartimento) di provenienza

pdfBARI.pdf64.82 KB pdfBOLOGNA.pdf62.46 KB pdfCAMERINO.pdf61.14 KB  pdfMESSINA.pdf62.74 KB 
pdfMILANO.pdf62.36 KB  pdfNAPOLI_FEDERICO_II.pdf64.74 KB pdfPADOVA.pdf63.43 KB pdfPARMA.pdf65.06 KB pdfPERUGIA.pdf64.97 KB
pdfPISA.pdf63.81 KB pdfSASSARI.pdf62.45 KB pdfTERAMO.pdf62.42 KBDF pdfTORINO.pdf62.99 KB

Rapporto profilo dei laureati nel 2017
Rapporto condizione occupazionale dei laureati
Sintesi dei Rapporti