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IL DOCUMENTO

Rapporto VetFutures: sei camaleontiche strategie

Rapporto VetFutures: sei camaleontiche strategie
La Federazione dei Veterinari d'Europa (FVE) pubblica "con orgoglio" il piano d'azione VetFutures. Sarà il modellatore delle politiche veterinarie europee dei prossimi anni, per anticipare i tempi anzichè subirli e per fare in modo che la Veterinaria -e i 220 mila veterinari attivi in Europa -continuino ad essere "vitali".

Ispirato ad una iniziativa del Royal College dei veterinari inglesi, VetFutures è un progetto che la FVE ha allargato alla dimensione veterinaria europea. E' un lavoro di indagine e di prospettiva, avviato nel 2016, sfociato nel rapporto "Shaping the future of the veterinary profession", pubblicato in questi giorni dalla FVE, a beneficio delle associazioni veterinarie che vorranno tradurlo in progettualità nazionali.

VetFutures individua le sfide che impegneranno la professione veterinaria nei prossimi decenni, molte delle quali si presentano già oggi in tutta la loro evidenza: l'esigenza di un maggiore supporto professionale all'indomani della laurea, di conciliare vita e lavoro, di rafforzare la leadership femminile, di diversificare le applicazioni della veterinaria, di gestire meglio le nuove tecnologie traendo da esse soluzioni innovative. Tra le fonti utilizzate dalla FVE, oltre a questionari fra i Colleghi, figura anche il documento "Professional Pathways", prodotto da (EVERI) sui percorsi di carriera non clinica.

Le aree messe a fuoco dal rapporto sono state raggruppate nei seguenti capitoli:
- Leader di domani:  la professione veterinaria deve individuare e sostenere i leader di domani, uomini e donne, e fornire loro un chiaro punto di vista della professione e di quello che succede in una un'ampia gamma di ruoli di leadership. I giovani laureati hanno bisogno essere più sicuri, acquisire competenze di business e avere modelli positivi. Vanno incoraggiati ad assumere ruoli di leadership e a partecipare a gruppi di lavoro.
- Soddisfazione di carriera: il crollo della soddisfazione professionale interessa in particolare modo (FVE Survey del 2015)  circa un quarto dei veterinari europei, che non intendono continuare ad esercitare in veterinaria fino alla pensione o dubitano di poterlo fare. Una sfiducia che fa dire a 6 veterinari europei su 10 che non rifarebbero la stessa scelta professionale. La FVE suggerisce di verificare le motivazioni all'origine della scelta di studio, di approfondire i livelli di soddisfazione professionale nei vari settori d'esercizio, mettendo a confronto soprattutto le nuove generazioni e incoraggiandole a prendere confidenza con l'idea del cambiamento durante la vita professionale
- Ampliare il ruolo veterinario: la laurea in medicina veterinaria può aprire molte porte che non vengono attraversate per la tendenza a focalizzarsi sugli ambiti tradizionali. Il rapporto VetFutures insiste sulla poliedricità delle competenze veterinarie e sulla mancanza di una adeguata mentalità pronta ad intraprendere nuove strade professionali. Al di fuori della categoria, la FVE ritiene necessario sensibilizzare sulle competenze veterinarie in ambiti dove sarebbe strategica ma non viene richiesta.
- Modelli di business sostenibili: I cambiamenti strutturali della società e delle economie richiedono buone capacità di business e strumenti di economia e finanza, da apprendere fin dal curriculum universitario o attraverso la formazione continua. La FVE pensa allo sviluppo di un benchmarking che metta a confronto le prestazioni di business delle attività veterinarie e favorire lo scambio di best practice e di esperienze con i clienti. Nel 2018 la FVE intende avviare una indagine sui modelli di business (carico fiscale, guadagno, investimenti, ecc.) per analizzare come e quanto un corretto modello di business possa influire sulla redditività dell'attività sugli animali.
- Benessere della professione: il carico di lavoro, lo stress e le frustrazioni professionali, i fallimenti, la fatica sono alla base di un diffuso disagio professionale che può degenerare in esiti drammatici (abuso di droghe, suicidi). Spesso è l'isolamento e la mancanza di consapevolezza di questo stato a rendere difficile, o addirittura impensabile, la messa in atto di correttivi invece possibili. La FVE suggerisce lo sviluppo di consultazioni, esperienze di gruppo e una generale presa di coscienza del problema. La FVE pensa ad uno slogan globae "Mind Matters" per tenere alta la sensibilità sull'importanza di coltivare e tutelare il benessere mentale della professione.
- Abbracciare l'innovazione: accettare i cambiamenti tecnologici nel campo della salute e del benessere animale, adeguandosi a nuovi paradigmi di esercizio professionale e se possibile arrivare a diventarne i migliori interpreti. La FVE pensa ad uno European veterinary innovation Council, che possa rappresentare una veterinaria innovativa, trainante l'innovazione e la modernizzazione di se stessa.

"Speriamo che le raccomandazioni e le azioni suggerite possano fungere da cornice per le azioni della FVE e come modello per le singole associazioni, a livello nazionale"- scrive il Presidente della FVE Raphael Laguens nella prefazione del rapporto. La capacità di guardare avanti, conclude il rapporto, non dovrà mai perdere di vista i bisogni e le aspettative della società al servizio della quale viene esercitata la professione.


pdfVETFUTURES_VERSIONE_INTEGRALE.pdf1.25 MB


Vet Futures- Shaping the future of the Veterinary Profession