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CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE

Il Tecnico Veterinario nel CCNL di Confprofessioni

Il Tecnico Veterinario nel CCNL di Confprofessioni
Approvata l'Ipotesi di accordo che inserisce il Tecnico Veterinario nel CCNL di Confprofessioni. Il via libera è arrivato il 15 maggio, a Roma, dal Consiglio Generale di Confprofessioni e fa seguito all'intesa di aprile con le sigle sindacali del comparto. Riconoscimento contrattuale e uno specifico inquadramento economico e normativo.

Con l'approvazione dell'Ipotesi di Accordo, il Tecnico Veterinario entra nel  Contratto Collettivo Nazionale dei dipendenti degli studi professionali. Il via libera di venerdì scorso- che vede Confprofessioni parte datoriale del CCNL insieme a Confedertecnica e Cipa- fa seguito all'intesa sancita il 17 aprile scorso con i Sindacati del Terziario (FILCAMS – CGIL; FISASCAT – CISL; UILTuCS – UIL).

La figura del Tecnico Veterinario viene così consolidata nel Contratto Collettivo Nazionale degli Studi Professionali è potrà formalmente contare sul riconoscimento di uno specifico inquadramento economico e normativo. Collegato al CCNL c'è anche un welfare gestito da enti bilaterali con forme assistenziali supplementari per tutti i lavoratori alle dipendenze contrattuali di uno studio professionale, delle quali potranno beneficiare anche i Tecnici Veterinari e i loro datori di lavoro.

Il completamento dell'iter si avrà nelle prossime settimane, quando sarà formalizzato anche l'Allegato al CCNL relativo alle mansioni e ai requisiti di preparazione di questa figura: il Tecnico Veterinario riconosciuto dal CCNL è colui che è in grado di assistere il Medico Veterinario, secondo le sue istruzioni, durante l'erogazione delle prestazioni medico-chirurgiche nell'organizzazione della struttura e nella gestione del rapporto con il cliente ed il suo animale, mettendo in atto le linee organizzative dettate dal Medico Veterinario relative all'andamento generale della struttura, coadiuvando lo stesso nell'attività professionale in regime di dipendenza (CCNL Confprofessioni).

Si tratta di un profilo non sanitario ma inquadrabile come lavoratore tecnico che svolge "mansioni d'ordine", collocabile nei Quadri d'Area Sanitaria del CCNL (Fascia D), come Livello III o IV Super. Una fase di transizione permetterà il riconoscimento di qualifiche pregresse coerenti con quanto previsto dal CCNL.

Per Carlo Scotti -rappresentate di ANMVI nel Consiglio Generale del 15 maggio – è stato raggiunto "un traguardo storico, che suggella anni di trattative per la definizione di un profilo chiaramente definito e ufficialmente disciplinato dalla contrattazione nazionale degli studi professionali".