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DELIBERA CONSILIARE

Il CD ANMVI vuole la revisione dell’IVA

Il CD ANMVI vuole la revisione dell’IVA
Il Consiglio Direttivo dell'ANMVI ha deliberato una serie di azioni urgenti sull'IVA. Elaborate proposte emendative per il Governo e il Parlamento da presentare al primo provvedimento utile. Non si ritardi ulteriormente il riconoscimento legale e fiscale del valore sanitario e di pubblica utilità delle prestazioni veterinarie.

Nel corso della riunione consiliare del 14 novembre il Consiglio Direttivo dell'ANMVI, riunito nella sede nazionale di Cremona (foto), ha deliberato l'adozione di una serie di azioni politiche nei confronti del Governo e del Parlamento per riconsiderare il trattamento fiscale delle prestazioni veterinarie ai fini IVA.

Si tratta di proposte emendative da inserire nella legislazione in essere o in itinere (Legge di Stabilità, Collegato allo Sviluppo, DDL Lorenzin, Decreto ministeriale) che verranno inoltrate all'attenzione del Ministero della Salute e delle forze parlamentari.

Il CD ANMVI chiede, attraverso formulazioni sorrette da solide basi giuridiche, un intervento legislativo per l'esenzione da IVA  almeno - in via prioritaria e urgente- delle cosiddette prestazioni 'One Health' (prestazioni obbligatorie per legge, prestazioni già riconosciute IVA esenti se erogate dal SSN, prestazioni di prevenzione delle zoonosi e di sanità pubblica).

Le formulazioni emendative si basano sul riconoscimento – non più differibile- della valenza sanitaria della prestazione veterinaria (facoltà che la Legge IVA nazionale consente al Ministero della Salute, come riconosciuto anche dall'Agenzia delle Entrate) e sul riconoscimento del loro valore di pubblica utilità (facoltà riconosciuta agli Stati Membri dalla Direttiva IVA comunitaria).