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AGENZIA DELLE ENTRATE

Guida operativa alle detrazioni veterinarie 2022

Guida operativa alle detrazioni veterinarie 2022
L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato le istruzioni e il Modello per la dichiarazione dei redditi 2022. Guida operativa per la detrazione delle spese veterinarie sostenute nel 2021 per gli animali da compagnia e da pratica sportiva. Lo sconto fiscale massimo ricavabile dalle spese veterinarie è di 80 euro. Più tempo per validare il Modello 730.
Quest'anno, il tetto massimo delle detrazioni fiscali sulle spese veterinarie è di 550 euro. La detrazione è un vantaggio fiscale che consiste in una decurtazione dell'Irpef dovuta dalle persone fisiche (dipendenti e pensionati). Per beneficiarne è necessario presentare il Modello 730 - 2022 pubblicato dall'Agenzia delle Entrate insieme alle istruzioni per il contribuente. Il Modello riporta le spese veterinarie nella sezione "Oneri detraibili" (codice 29).

Il Sistema TS al 730 precompilato- I dati fiscali delle spese veterinarie detraibili vengono inviati al Sistema Tessera Sanitaria (TS) dai Medici Veterinari. L'Agenzia delle Entrate li fa poi confluire nella dichiarazione dei redditi telematica (Modello 730 precompilato on line).

Solo pagamenti tracciabili- Dal 1 gennaio 2020, le spese veterinarie danno diritto alla detrazione fiscale soltante se sostenute con mezzi tracciabili (elettronici o via conto bancario e postale).

Nessuna verifica sulle spese in detrazione-  Il 730 precompilato sarà visibile ai contribuenti dal 23 maggio 2022 (anzichè a fine aprile) per accettarlo senza modifiche oppure  integrarlo ad esempio inserendo ulteriori spese presentabili allo sconto fiscale (es. farmaci veterinari). Da quest'anno, il contribuente che accetterà il 730 precompilato senza apportarvi modifiche non sarà chiamato ad esibire i documenti fiscali che comprovano le spese in detrazione.

Solo animali per pratica sportiva o da compagnia- Un decreto del Ministero delle Finanze stabilisce che possono essere presentate nel 730 le spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti per la pratica sportiva o a scopo di compagnia rientrano tra gli oneri detraibili.  Non possono essere detratte le spese sostenute per animali detenuti con finalità economica ("destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare né per la cura di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole). L'Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere - in sede di detrazione- una autocertificazione attestante che l’animale è legalmente detenuto a scopo di compagnia o per la pratica sportiva.

Quali sono le spese veterinarie detraibili- La detrazione è riconosciuta per:
- spese relative alle prestazioni professionali del medico veterinario
- spese per analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie

Medicinali veterinari
- Sono detraibili anche gli acquisti di medicinali ad uso veterinario. Non rientrano quindi nel beneficio della detrazione, gli integratori alimentari umani, i mangimi speciali per animali da compagnia, anche se prescritti dal veterinario, "poiché non sono considerati farmaci, ma prodotti appartenenti all’area alimentare".
La detrazione spetta per l’acquisto di farmaci certificati da scontrino "parlante" anche se venduti da strutture diverse dalle farmacie, purché a ciò autorizzate dal Ministero della salute. La detrazione spetta anche per l’acquisto dei farmaci senza obbligo di prescrizione medica. L'acquisto di medicinali veterinari non è fra i dati trasmessi al Sistema Tessera Sanitaria.

Chi può detrarre la spesa veterinaria- Può detrarre la spesa "il soggetto che ha sostenuto la spesa, anche se non è il proprietario dell’animale". Il consulente fiscale dell'ANMVI Giovanni Stassi ha già avuto modo di precisare che dal punto di vista della detraibilità, quindi, non è rilevante il soggetto a cui è intestato l'animale da compagnia (es. microchip), ma il soggetto che ha sostenuto la spesa.
Sempre ai fini della detrazione- nell'ipotesi che la prestazione veterinaria sia richiesta da un soggetto (es. la moglie) diverso da quello che sopporta la spesa (es. il marito) - il dottorStassi chiarisce la situazione con un esempio: "Se la moglie paga con carta di credito del marito può fare intestare la fattura al marito che potrà dedurre la spesa. Nel caso in cui la spesa fosse pagata con carta di credito della moglie solo quest’ultima potrà detrarre la spesa e la fattura deve essere intestata a lei".

Il vantaggio fiscale effettivo- Il limite massimo delle spese veterinarie è stato aumentato a 550 euro. Invariata la franchigia di 129 euro, da portare in sottrazione al tetto massimo dei 550 euro. La percentuale di detrazione -da calcolare sulla differenza fra spese e franchigia è pari al 19%. A conti fatti, il vantaggio fiscale massimo per i proprietari di animali da compagnia o da pratica sportiva è di 80 euro all'anno.
Nel tetto di 550 euro sono comprese le prestazioni veterinarie e gli acquisti di medicinali veterinari.

Gli aumenti- Fino al 2019, il tetto massimo delle spese veterinarie era di 387,34 euro. Con le ultime Leggi di Bilancio (2020 e 2021) il tetto è stato complessivamente aumentato di circa 160 euro. Nessun ulteriore aumento invece con la Legge di Bilancio 2022, soltanto un ordine del giorno accolto dal Governo per innalzare il tetto massimo a 650 euro.

Spese per il mantenimento di cani guida-  (Codice 5 Rigo E81) - E' sempre possibile portare in detrazione le spese di mantenimento dei cani guida: la detrazione forfetaria è di 1.000 euro. Dall’anno d’imposta 2020 la fruizione di questa detrazione varia in base all’importo del reddito complessivo. In particolare essa spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro. In caso di superamento del predetto limite, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro.  La detrazione spetta esclusivamente al cieco (e non anche alle persone di cui questi risulti fiscalmente a carico) a prescindere dalla documentazione della spesa effettivamente sostenuta.

Spese veterinarie: detrazioni invariate, accolto solo un odg