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MISURE ANTI-PANDEMIA

Cure veterinarie in sicurezza: punti fermi e novità

Cure veterinarie in sicurezza: punti fermi e novità
Nella stagione autunno-invernale, le misure anti-pandemia adottate dai Medici Veterinari continueranno a mantenere in sicurezza il rapporto con i proprietari di animali da compagnia e da reddito. Comunicato stampa ANMVI: mascherina e protezioni individuali sono prassi di biosicurezza sanitaria.  Nei prossimi mesi, la Professione potrà anche contare sulla copertura vaccinale contro l'influenza stagionale. Indagine ANMVI: clienti su appuntamento anche dopo il lockdown per l'86,5% dei Medici Veterinari.


Nella seconda ondata- temuta o effettiva che sia - ci sono due novità nelle protezioni anti-pandemia dei Medici Veterinari: la vaccinazione anti-influenzale e le prestazioni su appuntamento. Restano invariate tutte le altre misure anti-contagio già collaudate durante il lockdown nelle 8.000 strutture veterinarie italiane e mai dismesse con la riapertura del Paese.

“Mascherina e protezioni individuali erano la nostra normalità già prima della pandemia- fa notare Marco Melosi, il Presidente dell’ANMVI. “Anche la sanificazione e l’igienizzazione sono buone prassi di ogni professione sanitaria. Ma con la stagione invernale – spiega- avremo una protezione in più: la vaccinazione anti-influenzale proattivamente offerta dal Ministero della Salute alla nostra Categoria. Non è una novità nemmeno questa- aggiunge Melosi- ma quest’anno molti più Medici Veterinari saranno coperti contro l’influenza stagionale. ANMVI sottoscrive la raccomandazione del Ministro Roberto Speranza, a vantaggio della collettività e del Servizio Sanitario Nazionale”.

I comportamenti del pubblico- Nei fatti, la pandemia ha modificato soprattutto i comportamenti dei proprietari di animali, sia da compagnia che degli allevamenti, chiamati ad assumere a loro volta accorgimenti di biosicurezza e comportamenti prudenziali. Una indagine condotta dall’ANMVI nel mese di settembre 2020 ha evidenziato che l’abitudine di recarsi dal Medico Veterinario su appuntamento è rimasta anche dopo il lockdown: lo dichiara l’86,5% dei rispondenti su un campione di 800 Medici Veterinari.

Più REV a distanza- E’ rimasta anche l’emissione della ricetta veterinaria elettronica, obbligatoriamente informatizzata dal mese di aprile 2019, ma che il 46% dei rispondenti ha continuato ad essere recapitata a distanza al proprietario di animale, confermandosi un avamposto nel processo di digitalizzazione del Paese.

Meno teleconsulti veterinari- Una flessione invece si è registrata nel ricorso al teleconsulto veterinario: solo il 14% dei Medici Veterinari dichiara di avere mantenuto la modalità a distanza con il paziente animale: infatti, una volta ripristinata la mobilità, i proprietari – in particolare di cani (39%) e gatti (38%)- sono tornati a far visitare il loro animale in presenza.

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