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VETERINARY ACT

Anestetici negli animali: no facile accesso, stop ai laici

Anestetici negli animali: no facile accesso, stop ai laici
Con un position paper adottato da 40 associazioni veterinarie europee, la FVE dichiara che l'anestesia negli animali è sempre un atto medico veterinario. Non ammesso l'utilizzo di anestetici veterinari da parte di laici e in assenza della supervisione diretta di un Medico Veterinario. Centrali, nel documento, la salute e il benessere degli animali, ma anche la sicurezza d'impiego e la salute pubblica. Ecco perchè anestetici e anestesia non possono che essere una riserva esclusiva del Medico Veterinario.
Con l'eloquente titolo "Anaesthesia of animals = “Veterinary Act”, la FVE pubblica il suo ultimo position paper con il dichiarato intento di "opporsi all'uso di anestetici veterinari negli animali da parte di persone laiche o senza la supervisione diretta di un veterinario". Con questo, come con tutti i propri position paper, la FVE sensibilizza i responsabili politici a tradurre in atto normativo le proprie statuizioni. In questo caso, ai decisori politici d'Europa e degli Stati nazionali, la FVE chiede di "regolamentare rigorosamente l'accesso agli anestetici generali e locali fermo restando l'uso dell'anestesia per gli animali come "atto veterinario".
Il documento è coerente con la definizione di Veterinary Acts adottata dalla Federazione dei Veterinari europei.

Perchè questo position paper- Un numero crescente di Paesi sta valutando la possibilità di consentire a non-veterinari di somministrare anestetici agli animali di loro proprietà per gli interventi di chirurgia. Un orientamento che ha allarmato i Veterinari di quei Paesi che hanno chiesto alla FVE di emanare un documento di posizione da far valere presso i legislatori nazionali ed europei. Il rischio è risultato maggiore negli allevamenti, ma non ne sono esenti i rifugi per animali e i centri di fauna selvatica, dove personale non formato e non qualificato somministra anestetici anche per trattare il dolore o sopprimere gli animali.

La tesi permissivista- Nei Paesi che propendono per autorizzare i laici alla somministrazione (Svezia, Danimarca, Svizzera, Germania)  vengono principalmente addotte motivazioni economiche e di risparmio. Un ordine di idee che si scontra con il rifiuto etico della FVE a subordinare la salute e il benessere animale alle convenienze economiche, ma soprattuto con l'obiezione radicale del pericolo certo a cui vanno incontro gli animali trattati da persone che non hanno competenze di fisiologia, farmacologia e tossicologia."Non sono in grado di riconoscere il grado di profondità dell'incoscienza nè di capire se l'animale sta soffrendo". Utilizzatori inesperti possono anche mettere a rischio la loro stessa sicurezza (es. autoiniezione accidentale) senza esserne consapevoli, nonchè generare conseguenze negative anche per l'ambiente.

Hazardous medicinal products- Sta nella natura stessa degli anestetici, locali e generali,  e nella delicata pratica dell'anestesia, la base della contrarietà sostanziale della FVE. "L'anestesia veterinaria è una disciplina "core" del percorso formativo del Medico Veterinario e del suo costante aggiornamento professionale. Quanto agli anestetici, la FVE fa presente che sono prodotti pericolosi e complessi. E poi, "non tutti gli anestetici sono antidolorifici"- evidenzia il position paper. "Solo i veterinari hanno le conoscenze per stabilire quale farmaco anestetico sia adatto per ogni singola procedura, al singolo caso (personalized animal application”) e secondo un uso appropriato". L'utilizzo incompetente può addirittura ottenere l'effetto opposto di far soffrire l'animale a cui si voleva alleviare il dolore.

Nelle strutture veterinarie- La delicatezza della prassi è tale che sono sempre più numerose le strutture veterinarie che affidano l'anestesia a personale qualificato, un Medico Veterinario Anestesista o un Tecnico Veterinario. Mentre il Veterinario chirurgo esegue l'intervento, l'anestesista si occupa di monitorare la procedura in atto, i parametri del paziente animale, la profondità dell'anestesia. Senza contare che, al di là del farmaco in sé, l'anestesia richiede una dotazione organizzativa e strumentale che non può che essere manutentata e correttamente impiegata da un utilizzatore professionale veterinario.

pdfIL_TESTO_INTEGRALE_DEL_POSITION_PAPER.pdf177.76 KB