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DECRETI MUR

Veterinaria e triennali: ecco la riforma delle lauree

Veterinaria e triennali: ecco la riforma delle lauree
Sono in corso di registrazione alla Corte dei Conti due decreti del Ministro dell'Università che riformano le classi di laurea magistrali- tra cui Medicina Veterinaria (L-42) - e quaranta classi di laurea triennali - tra cui: Biotecnologie, Scienze zootecniche e Scienze agrarie. I decreti non sono ancora in Gazzetta Ufficiale. A pubblicarli è il Ministero dell'Università.


Finalità della riforma delle classi di laurea-  I decreti firmati dalla Ministra Anna Maria Bernini nascono da una proposta del Consiglio Universitario Nazionale (dopo un primo parere negativo). Secondo una nota del Ministero, la riforma "consentirà alle Università di promuovere la creazione di percorsi di laurea interdisciplinari". A spronare il processo di innovazione della formazione accademica è il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), e in particolare la Missione 4 ( "Riforma delle classi di laurea") "soprattutto al fine di fronteggiare il disallineamento emergente tra offerta formativa e domanda occupazionale".

Dall'anno accademico 2025-2026 - Le Università dovranno provvedere alle modifiche dei regolamenti didattici di atenei, a decorrere dall’anno accademico 2024/2025. L'adeguamento dovrà completarsi entro l’anno accademico 2025/2026. Un corso di laurea può essere realizzato con il concorso di più dipartimenti della stessa università o di più università.
Nel primo triennio di applicazione gli atenei dovranno attenersi ai piani didattici dettagliati nelle tabelle allegate ai decreti, salvo modifiche adottate con decreto ministeriale, sentito il CUN.

LM-42 LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA VETERINARIA- La riforma (DM 1649) ridefinisce la laurea magistrale in Medicina Veterinaria alla luce di recenti innovazioni, in particolare la riforma dell'esame finale per l'abilitazione di Stato introdotta dalla legge 8 novembre 2021, n.163. Gli obiettivi formativi vengono conformati alle ”Competenze del primo giorno” stabilite dalla European Association for Evaluation of Veterinary Education (EAEVE). 
Sbocchi occupazionali- Le laureate e i laureati magistrali potranno operare "con funzioni di elevata responsabilità sia nella libera professione che come lavoratore dipendente":
- in ambito clinico e gestionale degli animali d'affezione e da reddito, nonché delle specie aviarie, dei nuovi animali da compagnia ed esotici, degli animali da laboratorio e selvatici,
delle specie ittiche, degli insetti, anche in un contesto internazionale;
- nel Servizio Sanitario Nazionale, e altri enti pubblici nazionali (Regioni, Province, IZS, Ministeri, comprensivi delle Forze Armate) e internazionali, anche svolgendo attività di ricerca;
- presso aziende e industrie mangimistiche, farmaceutiche, alimentari anche con attività di consulenza.
- in attività produttive nell'ambito dei percorsi di qualità e di certificazione nelle filiere.
Di tutti gli insegnamenti dettagliati in allegato al decreto vengono indicati i crediti formativi universitari corrispondenti.

Le classi di laurea triennali- Sono una quarantina le lauree triennali previste dalla riforma, tra cui le classi di laurea in Biotecnologie (L-2), in Scienze e tecnologie agrarie e forestali (L-25) e in Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali (L38).  L'obiettivo è di formare laureate e laureati con una preparazione che permetta loro di inserirsi nel mondo del lavoro o di proseguire gli studi in corsi di laurea magistrale. Di ciascuna sono indicate le conoscenze da acquisire e gli sbocchi professionali.

(L-2) LAUREA IN BIOTECNOLOGIE CON FINALITÀ VETERINARIE- Le attività formative caratterizzanti gli "esperti nelle scienze biotecnologiche", includono discipline con finalità specifiche veterinarie, anche con riferimento alle metodologie di indagine.
Possibili sbocchi occupazionali e professionali- Le laureate e i laureati nei corsi della classe potranno trovare impiego "con ruoli tecnici" in diversi ambiti biotecnologici, quali l'agro-alimentare, l'ambientale, il diagnostico, l'energetico, della chimica fine, l'industriale, il farmaceutico, il cosmetico, il nutraceutico, il medico e il medico veterinario, nonché nell'ambito del controllo di qualità, della promozione di prodotti e processi biotecnologici e della comunicazione scientifica.
Le discipline elencate in allegato al DM 1648, includono - tra le altre- conoscenze di parassitologia e malattie parassitarie degli animali, clinica medica veterinaria, clinica chirurgica veterinaria, clinica ostetrica e ginecologia veterinaria, anatomia degli animali domestici, ispezione degli alimenti di origine animale, ecc.

(L-25) LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE E FORESTALI- Le attività formative includono discipline delle scienze animali, conoscenze relative agli aspetti produttivi degli animali, inclusi il loro miglioramento genetico.  I settori di insegnamento includono  Anatomia degli animali domestici e  Fisiologia veterinaria.
Possibili sbocchi occupazionali e professionali - Le laureate e i laureati della classe possono svolgere attività professionali in diversi ambiti, elencati in allegato al decreto, tra cui la consulenza nei settori delle produzioni vegetali, animali, della commercializzazione dei relativi prodotti.

(L-38) LAUREA IN SCIENZE ZOOTECNICHE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI- I corsi della classe hanno come obiettivo quello di formare "esperti in grado di operare nei diversi ambiti delle scienze animali - in particolare quello zootecnico, faunistico-venatorio, dell'allevamento e tutela degli animali d'affezione, di quelli utilizzati ai fini scientifici e delle specie non convenzionali, nonché nelle aziende mangimistiche, di trasformazione e commercializzazione dei prodotti di origine animale.

Possibili sbocchi occupazionali e professionali -  Le laureate e i laureati della classe potranno svolgere attività lavorative, in forma autonoma o come lavoratore dipendente in numerosi contesti: nell'ambito del sistema agro-industriale e zootecnico; nelle aziende di trasformazione dei prodotti di origine animale;  nelle aziende faunistico-venatorie e nelle aree naturali protette; nell'ambito di strutture medico-veterinarie in cooperazione con altre figure professionali; nell'assistenza alle attività cliniche per la tutela dello stato di salute degli animali; nell'ambito dell'allevamento degli animali d'affezione e non convenzionali, degli animali utilizzati ai fini scientifici e per attività sportive.

Le conoscense che questi laureati devono possedere sono elencati in allegato al decreto e comprendono conoscenze di clinica, per operare all'interno di strutture medico-veterinarie, in cooperazione con altre figure professionali, nell'assistenza alle attività per la tutela dello stato di salute degli animali; conoscenze delle specie animali da reddito, d'affezione, selvatici e non convenzionali, incluse le specie ittiche, gli insetti e quelle utilizzate a scopi scientifici; gestione tecnica dei controlli di qualità e di certificazione che si svolgono nella filiera dei prodotti di origine animale;  tecnologie dell'allevamento degli animali anche alla luce delle innovazioni tecnologiche e gestionali, della biodiversità, della riproduzione e miglioramento genetico,
nell'ottica del benessere animale e della sostenibilità ambientale; basi legislative, che regolano la tutela degli animali e dell'ambiente; dei concetti epidemiologici delle principali patologie, trasmissibili e non, necessari per prevenire le malattie degli animali, comprese le zoonosi;

Decreto del Ministro dell'Università n. 1648 del 19-12-2023
Riforma classi di laurea triennali
Allegato Classi di Laurea triennali

Decreto Ministeriale n. 1649 del 19-12-2023
Riforma classi di laurea magistrali a ciclo unico
Allegato Classi di Laurea magistrali