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GAZZETTA UFFICIALE

Esche avvelenate: ordinanza prorogata senza modifiche

Esche avvelenate: ordinanza prorogata senza modifiche
E' in Gazzetta Ufficiale la nuova proroga dell'ordinanza che disciplina il divieto di utilizzo di esche e bocconi avvelenati. Il Ministero della Salute conferma le misure di salvaguardia e di prevenzione al fenomeno di avvelenamento e di uccisione di animali domestici e selvatici. La presenza di veleni o sostanze tossiche abbandonati nell'ambiente rappresenta un serio rischio per la popolazione umana, in particolare per i bambini.
Rilevata la necessità e l'urgenza di confermare le misure di salvaguardia e prevenzione al fenomeno di avvelenamento e di uccisione di animali domestici, il Ministro della salute proroga di un anno la validità delle norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati.   
La nuova ordinanza che proroga le misure fino al 24 agosto 2023 è pubblicata in Gazzetta Ufficiale. 

Con la recente modifica dell'articolo 9 della Costituzione, così come modificato dalla legge dell'11 febbraio di quest'anno, si stabilisce che «La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali». Tuttavia in assenza di una legislazione ordinaria, ogni azione contro l'avvelenamento di animali in Italia è disciplinato da un'ordinanza del Ministero della Salute.

Il Ministero rileva che esche o bocconi avvelenati continuano a essere disseminati nell'ambiente, sia accidentalmente che intenzionalmente e che continuano a persistere numerosi episodi, accertati da approfondimenti diagnostici eseguiti dagli istituti zooprofilattici sperimentali, di avvelenamenti e uccisioni di animali domestici e selvatici. 

L'ordinanza chiarisce che la presenza di veleni o sostanze tossiche abbandonati nell'ambiente rappresenta un serio rischio per la popolazione umana, in particolare per i bambini, ed è anche causa di contaminazione ambientale. 

La nuova proroga è stata disposta anche considerando il rischio ambientale e i danni che la presenza di veleni o sostanze tossiche abbandonati possono causare al patrimonio faunistico, ivi comprese le specie in via d'estinzione.

La necessità della proroga è sostenuta dal fatto che l'adozione delle precedenti ordinanze ha reso possibile un maggior controllo del fenomeno con significativa riduzione dell'incidenza degli episodi e con individuazione dei responsabili che sono stati perseguiti ai sensi delle norme penali vigenti, rappresentando quindi un deterrente per il perpetrarsi di ulteriori atti criminosi.

Il fenomeno degli avvelenamenti è sotto monitoraggio a fini di controllo e di prevenzione. Allo scopo, la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ha attivato presso o il Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria dell'IZS del Lazio e della Toscana è il Portale nazionale degli avvelenamenti dolosi degli animali.

I Medici Veterinari sono invitati a registrarsi per inviare le segnalazioni di loro pertinenza in modalità elettronica. Qui la modulistica del Portale degli avvelenamenti dolosi 

ORDINANZA 8 agosto 2022
Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati.