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AGENZIA DELLE ENTRATE

Chiarimenti sulle spese veterinarie detraibili

Chiarimenti sulle spese veterinarie detraibili
Sono detraibili i farmaci veterinari senza obbligo di ricetta? E le spese per mangimi speciali prescritti dal medico veterinario? Con propria risoluzione, l'Agenzia delle Entrate ha fornito una consulenza giuridica chiarendo le spese veterinarie ammesse alla detrazione fiscale. L'Agenzia delle Entrate ha fornito l'interpretazione dell'art. 15 (Detrazioni per oneri) del DPR n. 917 del 1986 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) che permette alle persone fisiche di detrarre - dall'Irpef il 19% delle spese veterinarie sostenute dal contribuente fino ad un importo massimo di 387,34 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro (circolare n. 207 del 2000).
L'Agenzia chiarisce che questo limite di detraibilità "è unico per tutte le spese veterinarie sostenute", e "indipendentemente dal numero di animali posseduti".

Le spese ammesse alla detrazione- La risoluzione elenca le spese che possono essere ammesse alla detrabilità:
- le prestazioni professionali rese dal veterinario (Circolare n. 207 del 2000)
- le spese per analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie.
- l'acquisto di medicinali veterinari prescritti dal veterinario (Circolare n. 55 del 2001) e definiti dall'art. 1 del D.lgs. n. 193 del 2006.
In analogia con quanto previsto dalla legge finanziaria n. 296 del 2006, l'Agenzia ritiene che, "con riferimento alla detraibilità delle spese sostenute per medicinali veterinari non sia più necessario conservare la prescrizione del medico veterinario, ma sia sufficiente lo scontrino parlante".

Il Testo Unico rinvia al decreto 289/2001 che ha individuato le tipologie di animali per le quali spetta la detraibilità di queste spese. Per le Entrate, non sono detraibili "le spese per la cura di animali destinati all'allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare e di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell'esercizio di attività commerciali o agricole, né in relazione ad animali utilizzati per attività illecite".

I due quesiti rivolti all'Agenzia delle Entrate-
I quesiti prendono le mosse dal recente ingresso delle spese veterinarie nel 730 precompilato e, in particolare ,dal coinvolgimento nel Sistema Tessera Sanitaria, sia dei Medici Veterinari che delle strutture autorizzate alla «vendita al dettaglio dei medicinali veterinari».

Medicinali veterinari senza obbligo di ricetta- Un primo quesito è "se siano detraibili spese ulteriori rispetto a quelle indicate dalla circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 55/E del 2001, in particolare se si possono detrarre i medicinali veterinari senza obbligo di ricetta e quelli acquistabili presso i cosiddetti pet-shops, come gli antiparassitari e disinfestanti per uso esterno;

L'Agenzia risponde che le spese relative all'acquisto di medicinali, anche veterinari, sono detraibili "a condizione che siano certificate da scontrino "parlante", riportante oltre al codice fiscale del soggetto destinatario, "anche la natura e la quantità dei medicinali acquistati".
La natura di farmaco, si legge nella risoluzione,  "è attestata dal codice di autorizzazione in commercio del farmaco stesso. (Risoluzione 218/2009, Circ. 40/E del 2009)". In caso di emissione di scontrino parlante per un bene che non è un farmaco tale spesa non è detraibile: la detrazione spetta esclusivamente per le spese relative ai farmaci veterinari così come definiti dal Decreto legislativo 193 del 2006.
Non rileva, invece, il luogo dove sono stati acquistati detti medicinali: "infatti, i farmaci certificati da scontrino parlante - spiega l'Agenzia- sono detraibili anche se venduti da strutture diverse dalle farmacie, purché a ciò autorizzate dal ministero della Salute (come per la vendita di farmaci generici nei supermercati)".

Mangimi speciali- Alle Entrate è stato inoltre chiesto di chiarire se - in analogia con quanto l'Agenzia delle Entrate ha affermato per gli integratori alimentari ad uso umano (risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 396/E del 2008)-  non siano detraibili le spese per l'acquisto di mangimi speciali per animali da compagnia, anche se prescritti dal veterinario.
La riposta è negativa: "Le spese sostenute per i mangimi speciali per animali da compagnia prescritti dal veterinario, non sono detraibili poiché non possono essere considerati farmaci, ma prodotti appartenenti all'area alimentare".

pdfRISOLUZIONE_SPESE_VETERINARIE_DETRAIBILI_27_febbraio_2017.pdf134.34 KB