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MOZIONI IN DISCUSSIONE

Promuovere cultura contro il maltrattamento animale

Promuovere cultura contro il maltrattamento animale
Questa settimana l'Assemblea del Senato discuterà quattro mozioni sulla tutela degli animali da compagnia, d'allevamento, selvatici ed esotici. Fra gli impegni chiesti al Governo la valorizzazione del veterinario nel benessere animale e una regolamentazione della professione per un rapporto trasparente con il proprietario.  I testi.
L'ordine del giorno di Palazzo Madama, domani, porta la discussione di quattro mozioni sulla promozione della cultura contro i maltrattamenti degli animali (testi allegati).
Gli atti parlamentari- sottoscritti da numerosi senatori di diversa estrazione politica- chiedono al Governo una serie di impegni per la tutela degli animali da compagnia e di quelli allevati a scopo di produzione alimentare.

La Mozione Taverna chiede al Governo di promuovere iniziative volte a informare e diffondere le metodologie alternative alla sperimentazione animale con la finalità di abbandonare progressivamente l'uso degli animali a fini scientifici fino alla completa sostituzione; e inoltre di promuovere corsi di formazione ad hoc rivolti a studenti universitari e professionisti della ricerca al fine di acquisire sempre più una maggiore
comprensione delle metodologie alternative e migliorare così la qualità della scienza.

La Mozione Amati
- la più recente e articolata- con ben 23 richieste d'impegno che in parte si ritrovano anche nelle altre mozioni- mette al primo posto la richiesta di una legge quadro europea sul benessere animale e l'introduzione di una normativa finalizzata alla tutela degli animali d'affezione e la prevenzione del randagismo, che preveda, così come la legge n. 281 del 1991, il divieto di uccisione di cani randagi e gatti vaganti, il contrasto al traffico di cuccioli e ai combattimenti fra cani. Oltre a promuovere l'istituzione di un Garante per i diritti degli animali, la mozione Amati chiede di assicurare autonomia di intervento all'unità operativa per la tutela degli animali e la lotta al randagismo del Ministero della salute, in diretta comunicazione con il direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari e a promuovere la nomina di un responsabile senza alcun aggravio per la spesa pubblica.

Nel settore dell'allevamento, l'atto parlamentare chiede al Governo di  rafforzare i controlli lungo tutta la filiera produttiva, in modo da prevenire abusi come le stragi dei bufalini e la spiumatura di volatili vivi (pratica vietata in Italia, mentre non è vietata l'importazione di capi ottenuti con tali metodi) e di  reinvestire in politiche e prassi, quali la riqualificazione degli allevamenti e l'adozione di sistemi di allevamento a minor impatto, anche contando sulle opportune misure di sostegno europee specifiche per il benessere animale. Chiesta l'elaborazione di normative che prevedano standard obbligatori minimi negli allevamenti che si applichino alle specie oggi prive di specifiche norme di tutela come mucche, conigli, tacchini e pesci, e di una legislazione che vieti la clonazione degli animali per la produzione di cibo. La mozione sollecita anche la  realizzazione di una rete europea di centri di riferimento per la protezione e il benessere degli animali, nonché l'armonizzazione dei requisiti comunitari al fine di favorire l'affermarsi nel più breve tempo possibile di forme più sostenibili di allevamento, rispettose delle caratteristiche etologiche, su tutto il territorio dell'Unione. La mozione richiama l'adesione del nostro Paese alla dichiarazione d'intenti firmata a dicembre 2014 dai ministri dell'agricoltura di Germania, Paesi Bassi e Danimarca, che prevede, fra le altre cose, la promozione di una normativa europea specifica per la protezione di animali ancora non tutelati da nessuna norma e l'invito a promuovere il benessere degli animali nel quadro di accordi commerciali, sostenendo il principio che il benessere animale non è una barriera al libero commercio in sede di WTO.

In favore dei consumatori, al Governo si chiede l'adozione di un sistema di etichettatura dei prodotti che renda facilmente e univocamente chiari al consumatore gli standard di benessere animale adottati lungo tutta la filiera e la realizzazione effettiva del diritto a conoscere dei consumatori, anche attraverso la promozione e realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema del benessere animale.E sempre in ambito internazionale, la mozione chiede promuovere l'integrazione del tema del benessere animale nel contenuto della Carta di Milano, che sarà sottoscritta il prossimo 4 giugno nel corso del Forum internazionale con i Ministri dell'Agricoltura dei Paesi partecipanti ad Expo 2015, includendo negli spazi dell'Expo le tematiche di un'alimentazione rispettosa degli animali.

Sul fronte della ricerca, l'impegno chiesto dalla mozione Amati è di promuovere la ricerca scientifica in materia di benessere animale, particolarmente per gli animali da reddito, e sviluppare un sistema di valutazione animal-based, oltre ad investire nella ricerca su metodi sostitutivi alla sperimentazione animale e promuoverne l'utilizzo, oltre ad estendere il divieto di test animali ai prodotti per la pulizia e ai loro ingredienti.

Chiesto inoltre di valorizzare il ruolo cruciale del veterinario nel valutare le condizioni di vita degli animali e nel riconoscere i parametri del loro benessere, anche prevedendo una formazione bioetica specifica per il personale veterinario e di promuovere la formazione del personale addetto alla cura e alla gestione degli animali e l'adozione di criteri per la selezione, l'acquisizione di specifiche competenze e la formazione del personale.

Sul fronte delle specie selvatiche, esotiche, invasive e da zoo, la mozione elenca numerosi impegni: il divieto di uccisione di animali selvatici in relazione a Rete natura 2000; il divieto di importazione e la commercializzazione delle "specie invasive aliene";sostenere iniziative per la riconversione di zoo e acquari e allevamenti di animali da pelliccia in centri di recupero per animali sequestrati; una nuova legislazione in tema di spettacoli viaggianti, promuovendo altresì il superamento di circhi e spettacoli viaggianti che utilizzano animali, dando seguito a quanto previsto dall'ordine del giorno G9.205  accolto dal Governo in data 29 settembre 2013, in base al quale i contributi a valere sul Fondo unico per lo spettacolo erogati a questo tipo di spettacoli devono essere progressivamente ridotti fino al completo azzeramento nel 2018;  promuovere il censimento e la messa in rete dei centri di ricovero e recupero degli animali maltrattati, sequestrati, confiscati, nonché azioni per la definizione di standard che ne permettano il finanziamento quando operino su casi disposti dall'autorità giudiziaria e dal Corpo forestale dello Stato.

Infine, dopo  l'approvazione del decreto legislativo 28/2015 sulla tenuità del fatto, la mozione chiede al Governo di procedere ad un monitoraggio circa la concreta applicazione del nuovo articolo 131-bis del codice penale, relativo all'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, nei casi di reati contro gli animali, al fine di verificare che sia effettivamente esclusa la non punibilità quando l'autore abbia agito per motivi abietti o futili o con crudeltà nei confronti degli animali e di procedere, in caso contrario, alle opportune modifiche normative.

La Mozione Cirinnà mette l'accento sull'impegno, da parte delle istituzioni europee e italiane, di attuare ogni iniziativa che possa favorire l'adozione nei Paesi importatori di animali vivi dalla UE, di standard di trattamento equivalenti a quelli usati nella stessa Unione, anche fornendo un sostegno concreto al fine di migliorare i trasporti, i metodi di macellazione, la gestione e la formazione del personale. In particolare la mozione chiede  programmi di formazione per direttori di macelli e veterinari dei Paesi terzi, al fine di incentivare l'assunzione da parte dei medesimi di modelli che garantiscano i necessari standard di benessere  durante l'abbattimento.

La Mozione Fucksia, riprendendo obiettivi contenuti di un disegno di legge della stessa Sen Fucksia, impegna il Governo a promuovere una più attenta regolamentazione della professione veterinaria, favorendo un rapporto più trasparente tra proprietario e veterinario.

Le quattro mozioni:
(1-00239) primo firmatario Sen Taverna
(1-00258) primo firmatario Sen Amati
(1-00267) primo firmatario Sen Cirinnà
(1-00397) primo firmatario Sen Fucksia



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