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DECRETO IN STAND BY

Parametri tariffari forensi. E quelli veterinari?

Parametri tariffari forensi. E quelli veterinari?
Tutte le categorie, dopo la definitiva abolizione delle tariffe, stanno definendo i parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi. Da Via Arenula arriva il decreto per gli avvocati. Anche la professione veterinaria avrà i suoi parametri. Tutto è pronto da mesi al Ministero della Salute: dove si è incagliato il decreto?
Il Ministero della Salute dovrà emanare i parametri giudiziali dei compensi veterinari, come previsto dalla riforma delle professioni (Riforma Monti, Legge 27/2012 ). Ma nonostante, tutto sia pronto da mesi, il decreto tarda ad arrivare lasciando la professione medico-veterinaria priva di un riferimento giuridicamente certo circa il valore della prestazione, di un nomenclatore e di riferimenti economici utili anche alla Pubblica Amministrazione per le gare e i bandi d'appalto. Altre professioni, invece, per esempio quelle vigilate dal Ministero della Giustizia hanno già ottenuto il provvedimento. E' il caso, ad esempio, della professione forense.

L'ANMVI ha sollecitato il Ministero della Salute, in quanto Dicastero competente ad emanare il decreto sui parametri per ciascuna delle professioni ordinistiche vigilate. Non solo dei Medici Veterinari quindi e proprio qui sta forse l'intoppo: la Fnovi che - prima fra tutte le Federazioni sanitarie- ha invitato in Lungotevere Ripa i parametri della professione veterinaria, si vede costretta a subire i ritardi altrui.

Cosa sono i parametri - Al Ministero della Salute è stato trasmesso lo Studio indicativo in materia di compensi professionali e costi del medico veterinario. Si tratta di un documento ragionato, aggiornato agli indici Istat, i cui valori hanno un ruolo di benchmark, quali indicatori economici, utili ad esprimere, in valori monetari, la somma dei componenti minimi della prestazione. Questo concetto, avversato come anticoncor-
renziale, è stato recuperato dalla riforma delle professioni (Riforma Monti). Il decreto-parametri non è un tariffario, ma - non diversamente dallo Studio Fnovi si fonda su criteri di costruzione del valore monetario della prestazione per dare un valore oggettivo alla prestazione, tenendo conto anche del pregio dell'opera prestata, dei risultati e dei vantaggi, "anche non economici", conseguiti dal cliente, dell'eventuale urgenza della prestazione.

A cosa servono i parametri - Se le tariffe vincolanti sono abolite per essere liberamente determinate dal mercato professionale, la Riforma Monti contempla la circostanza della liquidazione davanti ad organo giurisdizionale. In questa sede, "il compenso del professionista è determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto". Fra i due litiganti- professionista e destinatario della sua prestazione- è il Giudice a stabilire il quantum da liquidare al professionista che ottenesse soddisfazione nella causa.

Un aiuto al recupero dei crediti- In sede giudiziale la parcella vidimata dall'Ordine non è più una prova della misura del compenso: già nel 2007, con l'abrogazione delle tariffe (Legge Bersani) si sono ridotti gli strumenti di tutela del credito. I  parametri giudiziali consentiranno al professionista di poggiare la propria istanza di recupero su un valore giuridicamente riconosciuto della sua prestazione.

Con i parametri stop alle gare al ribasso - Per i compensi nelle gare, bandi e appalti le pubbliche amministrazioni che ricorrono a prestazioni medico veterinarie dovrebbero darsi dei parametri. L'adozione dei parametri professionali fissati per decreto dal Ministero della Salute potrebbe fungere da deterrente per le gare e gli appalti al ribasso, che reclutano Medici Veterinari e relative prestazioni senza alcun benchmark giuridicamente attestato a parametrare la prestazione con il suo valore. I parametri potrebbero dunque essere assunti come 'base di gara'.

Con i parametri arriva il nomenclatore- Adottando lo Studio indicativo sottoforma di Decreto, il Ministero della Salute potrebbe inoltre dotare la professione- sia pure indirettamente- di un nomenclatore delle prestazioni, una codifica utile a definire le competenze veterinarie e pertanto a delimitare l'ambito riservato, protetto ed esclusivo, in cui si muove la veterinaria. Un aiuto in più alla lotta all'abuso di professione.

Iter fermo da maggio - La Fnovi ha precisato lo stato dell'iter. I parametri predisposti già lo scorso maggio sono stati trasmessi alla competente Direzione Generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane.
Nella elaborazione dei parametri "la Federazione ha recepito le indicazioni fornite dall'Ufficio Legislativo del Ministero della Salute che fissavano l'eliminazione di qualsiasi riferimento a soglie minime sostituendo i riferimenti ai "compensi minimi" e ai "compensi massimi" con un valore medio di liquidazione, aumentabile fino ad una percentuale predefinita e senza una soglia percentuale di diminuzione".

L'ANMVI auspica tempi rapidi e, nella nota al Ministero della Salute, chiede che la professione veterinaria non debba essere ulteriormente privata di uno strumento economico e giuridico di fondamentale importanza, dando una corsia preferenziale ai parametri veterinari, sganciando il relativo decreto dalle problematiche di altri settori medici, che -per quanto legittime e rispettabili- non hanno implicazioni con le prestazioni  veterinaria.

D'ora in poi i tariffari si chiameranno parametri