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Aviaria, misure eccezionali dalla UE per l'Italia

Aviaria, misure eccezionali dalla UE per l'Italia
L'Unione partecipa nella misura del 50 % al finanziamento delle spese sostenute dall'Italia a sostegno del mercato delle uova e delle carni di pollame, gravemente colpito da influenza aviaria ad alta patogenicità- sottotipo H7N7. La Commissione: "l'Italia ha adottato, immediatamente e con efficienza, tutte le misure necessarie".

Il sottotipo H7N7 è stato rilevato e notificato dall'Italia tra il 14 agosto e il 5 settembre 2013. Fino al 30 giugno 2014 sono state applicate misure restrittive nazionali e dell'Unione. Le misure sanitarie restrittive applicate per contenere e sradicare il virus si sono ripercosse su taluni operatori, i quali hanno subito perdite di reddito non ammissibili al contributo finanziario dell'Unione di cui al regolamento (UE) n. 652/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio. Il 4 febbraio 2014 la Commissione ha ricevuto dalle autorità italiane una richiesta formale di partecipazione al finanziamento di talune misure eccezionali di sostegno. La richiesta è stata accolta e il 10 ottobre, con regolamento di esecuzione,  Bruxelles ha accordato i contributi.

Plauso alle autorità italiane- Tra il 14 agosto e il 5 settembre 2013 l'Italia ha rilevato e notificato la presenza di un'influenza aviaria ad alta patogenicità appartenente al sottotipo H7N7; i focolai sono stati confermati in tre allevamenti industriali di galline ovaiole, un allevamento industriale di pollastre ovaiole, un allevamento industriale di tacchini e un'azienda agricola di galli. L'Italia ha adottato, immediatamente e con efficienza, tutte le misure necessarie a norma della direttiva 2005/94/CE del Consiglio (2). In particolare, le autorità italiane hanno istituito zone di protezione e sorveglianza e ulteriori zone soggette a restrizioni e adottato misure di controllo, monitoraggio e prevenzione conformemente alle decisioni di esecuzione della Commissione 2013/439/UE (3) e 2013/443/UE . In questo modo sono riuscite a sventare rapidamente la minaccia. Fino al 30 giugno 2014 sono state d'applicazione ulteriori misure di controllo a livello nazionale e dell'Unione, tra le quali disposizioni volte a ripopolare le aziende infette e prove di laboratorio successive all'eradicazione dei focolai.

I danni da compensare- Le uova da tavola della specie Gallus domesticus, originariamente destinate ai consumatori finali, sono state trasformate in ovoprodotti pastorizzati, a causa delle restrizioni imposte alle aziende di destinazione ubicate nelle zone di sorveglianza o nelle altre zone soggette a restrizioni. Altre perdite finanziarie sono da imputare alla distruzione delle uova da cova o dei pulcini, alla macellazione anticipata di una parte del gruppo di riproduzione, alla macellazione precoce dei polli da carne, alla riduzione dell'incubazione delle uova da cova a causa del calo temporaneo della produzione imposto come misura di biosicurezza preventiva e alla conseguente impossibilità di piazzare i pulcini, nonché alla macellazione delle pollastre pronte per la deposizione. Le specie colpite dalle suddette misure sono galline ovaiole e polli delle specie Gallus domesticus, tacchini, faraone e anatre. (11) Il calo di produzione dovuto a misure di biosicurezza in seguito all'insorgere dell'infezione ha causato importanti perdite agli operatori, che vanno ompensate.