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VENETO

Randagismo: riparto da 250mila euro per sterilizzazioni

Randagismo: riparto da 250mila euro per sterilizzazioni
Circa 13 mila i soggetti da sterilizzare con i fondi assegnati dalla Regione alle 21 ASL del Veneto.
La delibera prevede l'assegnazione alle Aziende Ulss del Veneto del contributo, di 250 mila euro per "implementare le iniziative di tipo clinico-chirurgico di prevenzione e di lotta al randagismo, che prevedono principalmente interventi di sterilizzazione dei cani randagi e dei gatti che vivono in stato di libertà".

Il contributo- dello stesso importo assegnato nel 2010 - è ripartito sulla base dell'attività svolta dai Servizi Veterinari delle Az. Ulss, già ren¬dicontata per l'anno 2011, stabilendo di destinare il 60% dell'importo per la sterilizzazione dei soggetti maschi ed il restante 40% per gli interventi effettuati sulle femmine come da Allegato A, che fa parte integrante del provvedimento. Si tratta di 1880 cani (693 femmine e 1187 maschi) e 11.222 gatti ( 3.095 maschi e 8.127 femmine) ripartiti fra le 21 ASL territoriali.

Il finanziamento derivante dai riparti 2010 e 2011 è superiore a quello del 2009, che era pari a 190 mila euro al fine di incrementare gli interventi di sterilizzazione e limitazione dei cani randagi e dei gatti che vivono in stato di libertà. La stessa delibera assegna all'Azienda Ulss di Treviso un contributo di 15 mila euro per l'acquisto dei modelli di passaporti dei cani per tutti i Servizi Veterinari della Regione Veneto, occorrenti per coprire le necessità del prossimo biennio (2013-2014).

La deliberazioni della Giunta Regionale (N. 2863 del 28 dicembre 2012 Tutela degli animali d'affezione e prevenzione al randagismo. Legge n. 281 del 14 agosto 1991. Impegno di spesa) è pubblicata sul BUR del 29 gennaio.

pdfDELIBERAZIONE_2863_2012_REGIONE_VENETO.pdf36.1 KB
pdfALLEGATO_A_DELIBERA_2863_DEL_2012.pdf110.66 KB

Riferimenti normativi - Le risorse finanziarie previste dalla Legge n. 281 del 14 agosto 1991 "Legge quadro in materia di animali d'affezione e prevenzione del randagismo", attuata nell'ordinamento regionale dalla Legge Regionale n. 60 del 28 dicembre 1993, nel corso degli anni sono state destinate, dalla Regione del Veneto, per la realizzazione di canili per la detenzione dei cani randagi, per gli interventi di sterilizzazione degli animali d'affezione non di proprietà e per l'implementazione dell'anagrafe canina regionale.

Con decreto interministeriale del 06 maggio 2008, di concerto tra il Ministro della Salute ed il Ministro dell'Economia e delle Finanze, sono stati determinati i nuovi criteri per la ripartizione tra le Regioni e le Province Autonome delle disponibilità del fondo che varia di anno in anno per l'attuazione della Legge n. 281 del 14 agosto 1991, con le seguenti modalità:
a) 40% della disponibilità sulla base dell'attivazione della banca dati regionale dell'anagrafe canina in riferimento alla consultabilità per via telematica;
b) 30% della disponibilità in base alla consistenza della popolazione dei cani e dei gatti con riferimento al numero di ingressi nei canili sanitari e nei gattili;
c) 30% della disponibilità in base alla popolazione umana.