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INTERROGAZIONE UE

Cucciolate casalinghe, UE: interventi ad hoc nel regolamento

Cucciolate casalinghe, UE: interventi ad hoc nel regolamento
L'europarlamentare Angelo Ciocca ha interrogato la Commissione UE sulla "riproduzione indiscriminata di cani nei contesti casalinghi". La risposta di Stella Kyriakides.

Contrastare il fenomeno delle cucciolate indiscriminate, il traffico illegale di animali da compagnia e il randagismo. Questi i temi su cui la Commissione UE ha dovuto rispondere in seguito all'interrogazione presentata dall'europarlamentare Angelo Ciocca (ID).

L'eurodeputato italiano ha sottolineato come la riproduzione indiscriminata di cani costituisce un problema di sicurezza pubblica e ha ricadute anche in ambito cinofilo e sul benessere animale. Inoltre fomenta l'acquisto di cani "da parte di persone non idonee che spesso si liberano di cani che necessitano una gestione competente", causando la saturazione delle strutture ricettive. La pratica, aggiunge l'europarlamentare, "spesso avviene in contesti casalinghi", senza la supervisione di Veterinari e senza la corretta formazione di proprietari che si improvvisano allevatori. Per l'eurodeputato "la soluzione andrebbe ricercata nella prevenzione e non nella gestione delle conseguenze". Il testo dell'interrogazione ricorda che gli ultimi dati europei riferiscono che un terzo delle segnalazioni inviate al Network antifrode riguarda le movimentazioni illegali di animali domestici. 

La Commissaria Stella Kyriakides, a nome della Commissione europea, ha fatto sapere che la proposta di regolamento relativo al benessere di cani e gatti introduce requisiti di tracciabilità e mira a contrastare il commercio illegale. Inoltre il regolamento prevede, che gli stabilimenti di allevamento siano visitati annualmente da un Veterinario e che siano riconosciuti dalle autorità competenti e introduce l'obbligo, anche per le attività di allevamento svolte all'interno di abitazioni, di rispettare le prescrizioni relative ai cinque ambiti di cui si compone il benessere: nutrizione, ambiente, salute, comportamento e stato mentale.

Sebbene la gestione delle popolazioni canine rientri nelle competenze degli Stati membri e non sia disciplinata a livello dell'Unione, per la Commissaria Kyriakides le disposizioni contenute nella proposta di regolamento, al momento all'esame dei colegislatori, contribuiranno al controllo della popolazione di cani randagi negli Stati membri.

Benessere cani e gatti, ANMVI in audizione