L'ha dichiarato, l’Assessore al Bilancio Lidia D’Alessio, rispondendo al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Campania LIbera- PSI- Davvero Verdi). Borrelli aveva presentato una interrogazione al Governatore Vincenzo De Luca per evidenziare che la previsione di includere, fra le opzioni operative, "l'eutanasia degli animali per i quali risulti non praticabile l'allontamento" contrasta con la Legge 281/1991, che prescrive il divieto di sopprimere i cani vaganti, con la deroga - richiamata dall'interrogante- dell'eutanasia "soltanto se gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità".
Di qui la richiesta al Presidente della Giunta di eliminare la previsione eutanasica dal Manuale operativo regionale per le emergenze.
"Non ci sarà alcuna eutanasia di massa di cani e gatti randagi in caso di emergenza nell’area del Vesuvio perché gli uffici regionali, saggiamente, hanno modificato quella parte del piano Vesuvio che, come ha spiegato l’assessore Lidia D’Alessio, in rappresentanza del presidente De Luca, era stata redatta da un dirigente che non aveva neanche la competenza a occuparsi di quella questione" - ha dichiarato Borrelli.
"Si tratta sostanzialmente di un atto dovuto, di ripristino della legalità, - hanno commentato le associazioni Animalisti Italiani, ENPA, LAV, LNDC Animal Protection, LEIDAA e OIPA- perché la disposizione sull’eutanasia era in palese contrasto con la normativa in vigore, regionale e nazionale. Gli animali vanno salvati, non soppressi. A maggior ragione- aggiungono- dopo la lunga e vittoriosa battaglia che abbiamo condotto per includere gli animali nella riforma della protezione civile”.
Il Manuale, deliberato nel 2016, rientra nel Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018.
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