• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30991
PREVENZIONE

Triplo salto di habitat per milioni di cani e gatti

Triplo salto di habitat per milioni di cani e gatti
“Negli ultimi trent’anni, i cani e i gatti di famiglia sono passati dal giardino, al divano, al letto. La prossimità fisica impone di alzare l’asticella della prevenzione e del controllo sanitario. Per questo è importante coltivare una responsabilità di tipo collettivo, affinché i parassiti dei nostri animali siano tenuti sotto controllo”.

Sono le parole di Marco Melosi, presidente dell’Anmvi, l’associazione che riunisce i medici veterinari italiani, pronunciate ieri a “Prevenzione a 360°”, l’evento organizzato da Msd Animal Health, sugli aspetti più problematici delle malattie trasmesse all’uomo dagli animali.  "Se è vero che i proprietari più responsabili sono molto attenti ad assicurare ai loro pets la libertà da artropodi vettori di malattia- ha aggiunto Melosi-  è ancora tutta da coltivare una responsabilità di tipo collettivo, che tenga conto dell’interesse pubblico a che zecche, flebotomi e zanzare siano sotto controllo. Si parla di ‘Medicina Unica’, di One Health, ma si dovrebbe aggiungere anche il fattore climatico e ambientale che in un Paese Mediterraneo come il nostro fa la differenza rispetto alla presenza, alla capacità di sopravvivenza e di diffusione di questi vettori. Il rapporto con l’ambiente è invece un fattore chiave della prevenzione, essendosi rapidamente perduto negli ultimi decenni, soprattutto nei contesti altamente urbanizzati e antropizzati"- ha dichiarato il Presidente ANMVI.

Domenica 7 maggio, la giornata ha visto la presenza di medici veterinari, relatori e ricercatori internazionali. In apertura, la moderatrice Carla Bernasconi, Vicepresidente FNOVI, ha ribadito "l'importanza del confronto con i medici d'umana per una prevenzione 'one health'  e al tempo stesso di ribadire che quando si parla di malattie parassitarie e infettive è il Medico Veterinario ad avere voce in capitolo".  Gioia Capelli, dell’Izs delle Venezie ha ricordato che anche “l’Hiv e la Sars sono state trasmesse all’uomo dagli animali”; Antonio Cascio, medico e direttore Uoc Malattie Infettive del policlinico di Palermo, che ha parlato della febbre bottonosa del Mediterraneo: provocata dal morso di zecca, i casi in Italia “sono passati dai 1200 l’anno del periodo ’92/’98 ai 10.069 l’anno del 2010 e negli anziani è letale nel 3% dei casi”. Per quel che riguarda i proprietari di animali, il sentiero da seguire resta sempre quello della prevenzione. “Lo sviluppo di nuove molecole – ha spiegato Kurt Pfister dell’European veterinary parasitology college – ha favorito l’immissione in commercio di prodotti dotati di un elevato profilo di sicurezza”.

"Via via che la separazione degli spazi umani e animali, che è propria degli ambienti e delle società rurali, è venuta meno, l’antropologia familiare ha portato gli animali da compagnia, cani e gatti con maggiore incidenza statistica, a vivere la casa, le stanze, gli oggetti domestici come i loro proprietari umani"- ha spiegato Melosi- aggiungendo che "la prossimità fisica, complice una sensibilità affettiva crescente, è sempre più ravvicinata, fino alla condivisione di effusioni e intimità che impongono di alzare l’asticella della prevenzione, dell’igiene e del controllo periodico sanitario. Di fronte a questa esigenza, i proprietari sono ancora largamente inconsapevoli, soprattutto per quanto riguarda i risvolti di sanità collettiva, familiare e sociale".

"Il cane e il gatto hanno molto bisogno di spazi aperti, liberi e naturali- ha proseguito. E pur essendo proprio in questi luoghi che si nascondono le maggiori insidie, se ne è perduta la consapevolezza. I parchi, le aree verdi, il contatto con altri animali da compagnia e con la fauna urbana e selvatica rappresentano per alcuni proprietari delle incognite. Ecco perché la prevenzione del Medico Veterinario è un aspetto sanitario ma anche culturale, per consentire ai cani e ai gatti di famiglia di vivere con ‘equilibrio ambientale’ e secondo le loro esigenze etologiche tanto l’ambiente interno quanto quello esterno. Mancando questo equilibrio, i proprietari tendono a non lasciare i loro animali a lungo in spazi aperti naturali, prediligendo una controllatissima passeggiata cittadina al guinzaglio, oppure si abbandonano ad entusiastici ed estemporanei momenti bucolici che idealizzano il rapporto con la natura senza considerare la necessità di protezione. I casi più frequenti di infestazioni che arrivano dal Medico Veterinario sono spesso il risultato di un rapporto alterato con l’ambiente naturale. E’ quindi nostro dovere professionale incoraggiare i proprietari a dotare il proprio cane o gatto di adeguate protezioni senza rinunciare alla vita all’esterno, a controllare scrupolosamente l’animale dopo ogni passeggiata, riconoscere e rimuovere i parassiti, proteggere e igienizzare gli ambienti in cui vive. Il Medico Veterinario non vieta di dormire con il cane o il gatto, ma raccomanda di non privarlo dell’ambiente esterno solo per preservarlo come pelouche da portare nel letto"- ha concluso il Presidente dell'ANMVI.

Il Simposio "Prevenzione a 360°" è stato  trasmesso in diretta in 11 location sul territorio nazionale (Roma, Torino, Genova, Bologna, Firenze, San Benedetto del Tronto, Ostuni, Catania Desenzano del Garda, Mogliano). L'iniziativa è stata patrocinata da ANMVI, FNOVI e dagli Ordini Veterinari di Ascoli Piceno-Fermo, Bologna, Milano, Genova, Treviso

pdfProgramma__Simposio_a_360.pdf275.97 KB

“Sempre di più le malattie trasmesse all'uomo, aumentare prevenzione”

A letto con l’amico peloso: i consigli dei veterinari per chi dorme con cani e gatti