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AGGRESSIONE PIT BULL, ANMVI: MANCANO LINEE GUIDA

AGGRESSIONE PIT BULL, ANMVI: MANCANO LINEE GUIDA
Con un proprio comunicato stampa, l'ANMVI ribadisce la correttezza dei principi che ispirano l'ordinanza ministeriale in vigore ma sottolinea l'importanza di accelerare sull'educazione dei proprietari, perfezionando il dettato ministeriale con la rapida emanazione delle previste linee guida in base alle quali i Comuni organizzano i corsi per il rilascio del "patentino". Se l'esemplare che ieri ha aggredito aveva già dato segnali di aggressività, perché nessuno è intervenuto? Il recente, grave episodio di aggressione di una bambina da parte di un pit bull nel milanese, ridà fiato alle tesi che sostengono l'esistenza di cani oggettivamente pericolosi. Tesi che la medicina veterinaria non avvalora.

Con un proprio comunicato stampa, l'ANMVI ribadisce la correttezza dei principi che ispirano l'ordinanza ministeriale in vigore ma sottolinea l'importanza di accelerare sull'educazione dei proprietari, perfezionando il dettato ministeriale con la rapida emanazione delle previste linee guida in base alle quali i Comuni organizzano i corsi per il rilascio del "patentino".

Scaduti i sei mesi previsti dall'Ordinanza per l'emanazione delle linee guida, c'è ancora poca chiarezza sulla formazione dei proprietari di cani. L'ANMVI auspica che si completi al più presto il quadro degli interventi che riguardano la formazione dei proprietari, approfondendo l'opportuno distinguo, già presente nel testo dell'ordinanza, fra facoltà e obbligo di formazione, vale a dire tra i due seguenti livelli: 1.Formazione con valenza divulgativa e di prevenzione, 2.Formazione come intervento su cane impegnativo oppure post-aggressione/morsicatura.

Percorsi formativi con obiettivi generali e divulgativi sono indispensabili, ma vanno affiancati a percorsi di recupero della relazione uomo-animale, sia rispetto agli obiettivi di incolumità pubblica che di salute psico-fisica del cane e, in ultima analisi, di recupero e salvaguardia della relazione. E' necessario lavorare sulla relazione proprietario-cane e sulla mediazione di questo binomio per il tramite di formatori specializzati, primo fra tutti il medico veterinario comportamentalista.