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DM FINALE A META MESE

Miur: "Posti professioni sanitarie decisi in Stato-Regioni"

Miur: "Posti professioni sanitarie decisi in Stato-Regioni"
Lo precisa il Miur, dopo l'annuncio del Governatore del Veneto che si è detto "pronto a impugnare il decreto Fedeli".
La nota del Ministero dell'Università aggiunge che l'intesa fra Stato e Regioni del 25 maggio scorso, "tiene conto, per la determinazione dei posti delle Professioni Sanitarie, così come di Medicina, Veterinaria e Odontoiatria" e precisa che la programmazione per l’anno accademico 2017/2018 è stata decisa sulla base "delle stime relative alla domanda futura di professionisti da parte del Sistema Sanitario Regionale e Nazionale; della capacità di assorbimento da parte del mercato di queste figure professionali; dei cambiamenti demografici della popolazione, dei cambiamenti nella modalità di erogazione dei servizi sanitari".

Ciononostante, al tavolo ministeriale del 12 giugno "si è deciso di offrire un numero di posti totali nazionali maggiore rispetto a quelli previsti in Conferenza Stato-Regioni, per dare una più ampia garanzia possibile del diritto allo studio"- fa notare Viale Trastevere.

Decreto definitivo dopo il 14 luglio- Al decreto del 28 giugno, è stata allegata "una tabella provvisoria di ripartizione dei posti disponibili per singolo ateneo che tiene conto del rapporto corrente tra il numero dei posti definiti in sede di tavolo di programmazione e l’offerta formativa potenziale delle università". Con un successivo decreto, peraltro già annunciato, il Ministero provvederà alla ripartizione definitiva dei posti disponibili per ateneo. A questo scopo - conclude la nota del Miur - è stata convocata un’apposita riunione, a completamento dei lavori avviati con la seduta del 12 giugno, per il prossimo 14 luglio".

La dichiarazione del Presidente Zaia- La Regione Veneto ha minacciato di  impugnare il decreto del 28 giugno "se non cambierà". La protesta- riferisce il Corriere del Veneto-  nasce dalla «stangata» inferta al Veneto, che oltre a non veder riconosciuta la richiesta tarata dagli Atenei di Padova e Verona. Padova avrà 60 veterinari piuttosto di 65.
Oggi la replica: "Errore o furbata, li abbiamo smascherati"- ha dichiarato Zaia.

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