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SORVEGLIANZA IN TUTTA ITALIA

Piano nazionale per la ricerca di Aethina tumida

Piano nazionale per la ricerca di Aethina tumida
Il Ministero della Salute ha emanato  il piano di sorveglianza nazionale per la ricerca dell'Aethina Tumida in tutta Italia.
Il Piano è stato concordato con il Centro di referenza nazionale da adottare nelle Regioni e Provincie autonome in cui non è stata ancora rilevata la presenza di Aethina tumida.

A diffonderlo ai Servizi Veterinari regionali è la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, accompagnadolo con una nota. "A seguito del rinvenimento nello scorso settembre del parassita Aethina Tumida nella provincia di Reggio Calabria - scrive il Direttore Generale Silvio Borrello- questa Direzione ha disposto il rintraccio e controllo degli apiari che avevano effettuato attività di nomadismo nell'intero territorio regionale nel corso dell'anno 2014".

La nota aggiunge che "tali controlli, hanno portato all'individuazione, oltre a quelli riscontrati nell'area soggetta a restrizione nella Regione Calabria, di un solo focolaio in Sicilia mentre hanno dato esito negativo nelle altre Regioni e  Province autonome. Ciò premesso si reputa opportuno continuare e intensificare l'attività di sorveglianza con l'obbiettivo di raccogliere in maniera costante dati aggiornati sulla evoluzione della situazione epidemiologica in Italia anche per valutare l'efficacia della strategia di lotta ad Aethina tumida finora adottata e quindi preservare i territori non colpiti dalla infestazione".

La Direzione Generale evidenzia infine che "i dati risultanti da tale attività di controllo sono necessari alla Commissione europea per adottare idonee misure di prevenzione nell'ambito degli scambi comunitari di materiale apistico".

Il piano di sorveglianza si compone di: A. Un controllo clinico condotto su apiari stanziali individuati con criteri random; B. Un controllo clinico condotto su apiari selezionati sulla base del rischio.
Per la scelta  degli apiari da controllare, con criteri random, sul territorio nazionale vengono individuate 3 Aree:
Area Nord: comprendente le Province autonome di Trento e Bolzano, la Regione Friuli Venezia Giulia , la Regione Veneto, la Regione Lombardia, la Regione Piemonte, la Regione Liguria e la Regione Emilia Romagna;
Area Centro: comprendente la Regione Toscana , la Regione Marche, la Regione Sardegna, la Regione Lazio, la Regione Abruzzo e la Regione Molise;
Area Sud: comprendente la Regione Campania, la Regione Basilicata e la Regione Puglia;
I criteri di rischio minimi da prendere in considerazione per la scelta degli apiari selezionati o sono i seguenti:
a) apiari che hanno effettuato attività di nomadismo fuori Regione o Provincia autonoma;
b) apiari che ricevono materiale biologico (api regine, pacchi d'ape etc) da altre Regioni e Province autonome;
c) apiari ritenuti a rischio in funzione di altri criteri territoriali o produttivi.

Flusso informativo- Ciascuna Regione e Provincia autonoma entro un mese dal termine della effettuazione dei controlli dovrà trasmettere al Ministero della salute –Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari nonché al Centro di Referenza Nazionale per l'apicoltura presso l'IZS delle Venezie, Padova i dati e le informazioni della sorveglianza effettuata.

Sospetto o segni tipici- Qualora i controlli effettuati negli apiari nell'ambito dell'attività di sorveglianza ovvero a seguito di esame ispettivo o a seguito di denuncia ai sensi dell'articolo 2 del Regolamento di polizia veterinaria evidenzino un sospetto (inteso come la presenza di uova, larve e/o adulti che facciano sospettare la presenza di Aethina tumida oppure anche il solo rilievo di segni tipici di infestazione da Aethina tumida a carico dell'arnia, covata o dei melari in assenza del rilevamento di uova, larve o adulti), il veterinario ufficiale procederà all'esame clinico degli alveari, api regine, nuclei o di altro materiale biologico nonché al prelievo di idonei campioni che per il tramite della Sezione IZS territorialmente verranno inviate al Centro di Referenza Nazionale per l'apicoltura presso l'IZS delle Venezie, Padova per le prove diagnostiche di conferma.
In attesa della conferma da parte del Centro di Referenza Nazionale per l'apicoltura il Veterinario ufficiale della ASL provvede a: a) porre sotto sequestro l'intero apiario nonché ogni altro materiale ritenuto a rischio di diffusione del parassita; b) eseguire un controllo dei materiali apistici presenti nel magazzino e nei locali di smielatura, compresi i melari, al fine di individuare l'eventuale presenza di uova, larve o adulti di Aethina
tumida. c) comunicare il sospetto alla Regione territorialmente competente che, a sua volta, ne darà comunicazione al Ministero della Salute-Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari;
d) effettuare una indagine epidemiologica finalizzata ad accertare il periodo a rischio di introduzione di api o altro materiale biologico possibile causa dell'infestazione o eventuali contatti a rischio nonché le movimentazioni in uscita durante il periodo a rischio di api o altro materiale biologico che possono aver causato l'infestazione di altri apiari o allevamenti di api regine.

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