• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31045
NAPOLI

Traffico di cuccioli, minacce al veterinario consulente del PM

Traffico di cuccioli, minacce al veterinario consulente del PM
Trafficanti minacciano il veterinario del PM: stava eseguendo rilievi fotografici e visite a cani sequestrati di provenienza ungherese. Resistenza a pubblico ufficiale: con questa motivazione, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) della Procura di Napoli Nord ha ordinato gli arresti domiciliari e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di due persone coinvolte in un presunto traffico di cuccioli di cane.
I destinatari dell’ordinanza- già eseguita dai Carabinieri- sono accusati di avere minacciato il medico veterinario nominato consulente tecnico del Pubblico Ministero “allorchè, in adempimento dell’incarico conferito, dopo l’accesso avvenuto il 3 agosto nella struttura ove gli indagati si trovavano- si accingeva ad eseguire i rilievi fotografii degli animali e dello stato dei luoghi nonché a sottoporre a visita i cuccioli di cane che apparivano affetti da varie patologie”.

Il provvedimento si inserisce nelle indagini che la Procura della Repubblica di Napoli sta conducendo su ipotesi di reato di traffico di animali d’affezione, scaturite dal sequestro- nel luglio scorso- di 85 cani di varie razze, a Cardito. I cani provenivano dall’Ungheria. Nel mirino dei magistrati anche ipotesi di maltrattamento e uccisione di animali oltre che di falso. (fonte)

Il reato di traffico illecito di cuccioli è stato introdotto nell'ordinamento italiano dalla Legge 201/2010 e punisce con ammenda e reclusione "chiunque, al fine di procurare a se' o ad altri un profitto, reiteratamente o tramite attivita' organizzate", introduce nel territorio nazionale animali da compagnia "privi di sistemi per l'identificazione individuale e delle necessarie certificazioni sanitarie e non muniti, ove richiesto, di passaporto individuale". La pena e' aumentata se gli animali  hanno un'eta' accertata inferiore a dodici settimane o se provengono da zone sottoposte a misure restrittive di polizia veterinaria adottate per contrastare la diffusione di malattie trasmissibili proprie della specie.