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TOSCANA

Agroalimentare, un protocollo e due sportelli di contatto

Agroalimentare, un protocollo e due sportelli di contatto
Regione, Istituto Zooprofilattico e imprese hanno siglato un protocollo per garantire la tracciabilità dei prodotti e meno burocrazia per le aziende. Due mesi di tempo e i tre attori principali di questo accordo metteranno nero su bianco un piano operativo con le linee guida per il primo anno di lavoro. Allo scopo sono previsti un "comitato di coordinamento" con i rappresentanti di tutti i firmatari, di responsabili di "linee progettuali" scelti dal comitato di coordinamento e un "gruppo tecnico di lavoro".

Il protocollo è stato siglato dai due assessori della Regione, Luigi Marroni (video)per la sanità e Gianni Salvadori per l'agroalimentare, il direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, Remo Rosati, la direttrice del Dipartimento di Scienze veterinarie dell'Università di Pisa, Daniela Gianfaldoni, (video)i rappresentanti di tutte le associazioni rappresentative delle imprese del settore (industriali, artigianali, commerciali, consorzi ecc.) agricolo e alimentare.

Obiettivi del protocollo- Il protocollo mira a creare un circuito virtuoso fra tutti i soggetti firmatari in modo da garantire sempre maggiore sicurezza alimentare semplificando e rendendo meno onerose le incombenze burocratiche per le imprese. "Nelle strategie dello sviluppo delle politiche e dei sistemi di Prevenzione Collettiva – spiega il documento anticipato da quotidianosanita.it- è necessario puntare ad una profonda trasformazione dell'organizzazione della macchina burocratica, valorizzando la responsabilità dell'imprenditore, dei professionisti, degli enti accreditati e riorganizzando le strutture e le risorse della pubblica amministrazione sotto l'attenta regia del sistema pubblico".
"La salute pubblica - sottolinea ancora il documento - è un diritto dell'individuo e della collettività, la cui tutela non può essere messa in discussione da qualsiasi interesse o necessità di carattere meramente economico o di altra natura; la possibilità di perseguire un maggiore livello di sicurezza alimentare può conciliarsi con un minore aggravio di adempimenti a cui l'impresa è tenuta nell'esercizio delle sue attività; lo scopo fondamentale di crescita delle realtà produttive e del sistema toscano è meglio perseguibile attraverso un'azione coordinata e coerente tra i vari soggetti firmatari del presente accordo e il complesso convergente delle azioni messe in campo può determinare il successo dell'intero progetto di collaborazione".

Tracciabilità dei prodotti- Obiettivo del protocollo è anche quello di garantire la "tracciabilità sanitaria dei prodotti", ovvero documentare ai consumatori l'effettiva provenienza e tracciabilità sanitaria della filiera, attraverso un sistema di registrazioni sanitarie a cui possono aderire produttori, trasformatori e dettaglianti, su base volontaria, e gestito dal sistema pubblico. Si tratta quindi di un accordo di collaborazione finalizzato a coordinare tutte le attività di supporto al "Sistema della Sicurezza alimentare", attraverso un meccanismo che permetta di far diventare la sicurezza, grazie alla collaborazione fra imprese e sistema pubblico delle tutele sanitarie, il primo e più importante biglietto da visita per le imprese, garanzia dei prodotti verso il consumatore finale nei mercati di tutto il mondo.

Due sportelli- Verranno allestiti due sportelli, uno riservato alle imprese del settore dell'agroalimentare dove gli imprenditori potranno confrontarsi con la pubblica amministrazione per cercare di snellire le pratiche burocratiche in tema di tracciabilità dei prodotti e certificazioni sanitarie. Il secondo sportello diventerà una sede stabile per Asl e Regione dove si potranno valutare gli effetti delle norme comunitarie e nazionali e dar vita a progetti più specificatamente locali.
Punto di ascolto dell'imprese:confronto fra le imprese e la pubblica amministrazione anche attraverso gli strumenti telematici e una sede stabile di valutazione
Border tecnico-scientifico: tra Regione, Asl, categorie economiche e mondo della ricerca, capace di assicurare risposte concrete in un settore complesso e disciplinato in modo articolato, da norme comunitarie e nazionali e competenze regionali e dove le funzioni di controllo sono affidate in larga parte all'asse Regione-ASL-Comuni.

Foto: toscanamedianews.it