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LITORALE VENETO

Un altro bambino aggredito in spiaggia. Vertice dei Sindaci

Un altro bambino aggredito in spiaggia. Vertice dei Sindaci
Bambino assalito e ferito da un cane sfuggito al controllo. Vertice il 25 luglio tra i sindaci della costa per discutere un codice comportamentale nelle spiagge.

Da Lampedusa a Jesolo, ma questa volta non si tratta di un randagio. L’episodio, accaduto nei giorni scorsi nella zona pineta di Jesolo, sta facendo discutere. "Troppi cani che corrono liberi, senza guinzaglio e museruola, nonostante le numerose spiagge dedicate e attrezzate per i cani in tutta la costa. Questo accade soprattutto all’imbrunire, quando i padroni si sentono un po’ più liberi- scrive la Nuova Venezia- e quando avviene un’aggressione è sempre ormai troppo tardi e c'è sempre qualcuno che si fa male e forse non sarà mai risarcito come ha diritto".

La denuncia su un blog che ha pubblicato le foto del bambino con le lesioni, è molto forte e apre un dibattito. Il bimbo e la famiglia sono tornati a casa a Bassano con il referto dell'ospedale. Ora dovranno rivolgersi a un legale, una lunga e costoso trafila per avere giustizia e un giusto ristoro del danno. «Una vacanza rovinata, ma soprattutto la vita di un bambino segnata da questo fatto tremendo», scrive l'autore del blog, «perché il piccolo non lo dimenticherà più. Non si è potuto divertire o rilassare in vacanza, ha paura, ne avrà sempre. I genitori possono solo rivolgersi a un avvocato per chiedere un risarcimento dei danni. Pensiamo pure che ha rischiato la vita. Ci sono troppi cani liberi sulla spiaggia, io stesso sono stati assalito due volte mentre correvo la sera. Una volta mi sono arrabbiato e stava per aggredirmi anche il padrone del cane. Non lo accetto più e per questo ho denunciato tutto sul mio blog».

Il sindaco, Valerio Zoggia, non è sordo a questo grido di rabbia. «Il problema esiste alla luce della nuova normativa regionale», spiega Zoggia, «che consente di portare in qualche misura gli animali in spiaggia con il guinzaglio e la museruola. Da qui dobbiamo ora partire per le nostre analisi». «Con gli altri primi cittadini della costa veneziana», aggiunge il sindaco, «ci siamo dati appuntamento questa settimana per decidere di adottare un codice comportamentale da condividere e applicare in modo tale da sapere come comportarsi, quali sanzioni e deterrenti mettere in atto».

Spiega il Comune in una nota stampa che, in base alla disciplina vigente e all’adeguamento al piano particolareggiato dell’arenile, gli animali  potranno accompagnare il proprio padrone in alcune aree libere specifiche dell’arenile jesolano. Accesso libero accesso, dunque, alla camminata di cemento che ad oggi collega il Faro alla Pineta, così come agli attraversamenti che portano verso il mare, ma solo per raggiungere la battigia, dove sarà consentito il transito ma non la sosta.

Responsabilità e controlli- Intanto il Dipartimento di Prevenzione dell'azienda Ulss 8 Treviso, intervenendo sul fenomeno dell'abbandono sottolinea che il problema "è di interesse dell'intera comunità e si ridurrà solo con una maggior sensibilità e responsabilità dei cittadini verso gli animali da compagnia e un parallelo miglioramento dei controlli da parte delle autorità competenti sulla corretta identificazione degli animali".
Nel solo territorio dell'Azienda Ulss 8 vengono recuperati un migliaio di cani l'anno di cui circa la metà non risultano identificabili (privi di microchip). "L'andamento nel 2014 per ora non sembra indicare miglioramenti - avverte l'Ulss 8 - anzi, complice la crisi, malgrado il numero di cani per abitante tenda a diminuire, i recuperi risultano in sensibile aumento". L'abbandono di un cane ha purtroppo molte implicazioni negative, sottolinea l'Ulss: spesso i cani vaganti possono essere causa di problemi diretti quali incidenti stradali e aggressioni di persone, ma anche di problemi indiretti legati alla trasmissione all'uomo di malattie infettive e parassitarie.

Foto: La Nuova Venezia

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