La nota ministeriale "non contiene elementi innovativi" rispetto alle indicazioni operative, in caso di macellazione d'urgenza fuori dal macello, della Regione Emilia Romagna.
Lo precisa una nota firmata da Gabriele Squintani, responsabile dei Servizi Veterinari regionali.
Riguardo al punto 3 della nota ministeriale (Controlli di laboratorio sulle carni e loro destino in base all'esito)- la nota spiega che "le spese per ricerca di sostanze inibenti saranno a carico dell'allevatore solamente qualora si sia proceduto ad un nuovo prelievo di muscolo in 5 aliquote per la ricerca di sostanze antibiotiche (campione su sospetto, tipologia clinico anamnestico, con sequestro cautelativo della carcassa.) che abbia dato esito positivo, effettuato a seguito di un primo esame per ricerca sostanze inibenti con esito positivo".
"In tale caso - prosegue la precisazione regionale- viene emesso da parte del veterinario ufficiale un giudizio di non idoneità al consumo della carcassa che verrà inviata al trattamento come sottoprodotto di origine animale secondo le disposizioni contenute nel Reg. 1069/2009 e le spese delle analisi saranno a carico dell'allevatore, secondo quanto disposto dalle Linee guida applicative del Decreto Legislativo n.158 del 16 marzo 2006, paragrafo 8".
Determinazione della Regione Emilia Romagna n. 4157 del 28/03/2014 "Indicazioni operative in caso di macellazione d'urgenza fuori dal macello".
NOTA_SERVIZI_VETERINARI_REGIONE_EMILIA_ROMAGNA.pdf178.61 KB
DOPO LA CIRCOLARE MINSAL
Macellazione d'emergenza, precisazione della Regione Emilia Romagna
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